Seconda linea del tram di Padova, 19 mesi di cantieri: ad aprile il via in stazione e a Voltabarozzo
Il cronoprogramma prevede la consegna nell’ottobre 2023. Il sindaco Giordani: «Saremo all’avanguardia in Europa»
giorgio barbieri
PADOVA. Ventidue cantieri in totale, i primi dei quali apriranno nell’aprile del 2022 per chiudere nell’ottobre del 2023. Sono i numeri della seconda linea del tram, quella che collegherà la stazione a Voltabarozzo e, in futuro, anche Piove di Sacco fino ad Agripolis. Diciannove mesi di lavori, se il cronoprogramma verrà rispettato, che rivoluzioneranno la viabilità di Padova in attesa dei finanziamenti da Roma per la terza linea, quella che collegherà Rubano a Vigonza, passando per il nuovo polo ospedaliero a San Lazzaro. I cantieri che richiederanno più tempo, e che saranno aperti per tutta la durata dei lavori, saranno quello per il nuovo ponte sul canale Scolmatore e il nuovo parcheggio e deposito a Voltabarozzo.
Il futuro
Proprio per informare i cittadini il Comune ha deciso di avviare una campagna di comunicazione su diversi canali. «Raccontare e rendere partecipe la città degli importanti cambiamenti che verranno: ecco l’obiettivo di questa campagna, che APS Holding ha affidato a degli ottimi professionisti», spiega il sindaco Sergio Giordani, «stiamo disegnando la Padova del futuro e queste linee sono solo la bozza di un disegno che guarda all’ambiente e alla sostenibilità, un disegno di avanguardia che ci proietta in Europa. È solo il primo passo di un lavoro informativo e di sensibilizzazione che ci vede al fianco dei cittadini, in ogni modo».
«Informare cittadini e cittadine sul tram e sul sistema “Smart” è per noi fondamentale. Parliamo di un’opera ambiziosa che stravolgerà Padova nei prossimi anni ed è necessario accompagnare questo processo con un’informazione costante e capillare», aggiunge l’assessore alla Mobilità Andrea Ragona, «i canali digitali, dove veicoleremo in tempo reale tutte le informazioni, saranno un supporto strategico e a portata di mano per tutte e tutti. Devo ammettere che sono molto soddisfatto di questa prima fase della campagna, principalmente per due motivi.
Innanzitutto per elaborare il messaggio c’è stato un lungo lavoro di confronto e condivisione con il territorio, molte persone hanno partecipato ai workshop e hanno contribuito a questo risultato che quindi è di tanti e tante. In secondo luogo queste immagini parlano di bellezza. Ed è proprio vero: Padova con solo 8 linee verrà ridisegnata, e sarà più bella».
La rivoluzione
«Informazione è anche – e forse, in questo caso, soprattutto – condivisione», sottolinea l’ad di APS Holding Riccardo Bentsik, «siamo alla vigilia di uno dei progetti di trasformazione della viabilità e del trasporto locale più ambizioso degli ultimi decenni; e una simile rivoluzione va illustrata, spiegata, raccontata.
Ognuno ha dato il proprio contributo: Aps, Comune e l’agenzia di comunicazione hanno lavorato assieme per produrre del materiale informativo che unisse eleganza evocativa alla correttezza dei contenuti. Con il procedere dei lavori seguiranno opportuni aggiornamenti su dati e stato dell’arte, passo dopo passo». La campagna è ideata e progettata dall’agenzia Latte Creative e il progetto è stato realizzato dopo un lavoro di progettazione che ha coinvolto cittadine e cittadini volontari in workshop di design thinking, grazie al supporto delle Consulte di Quartiere e dei tecnici che lavorano all’opera.
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