La marcia pro Onichini è un serenissimo flop
martina manieroLEGNARO
Poca, pochissima adesione alla “marcia della giustizia e della libertà” organizzata ieri pomeriggio dal “Governo Veneto” in segno di solidarietà a Walter Onichini, il macellaio di Camponogara condannato a 4 anni e 11 mesi per aver sparato e ferito, nel 2013, uno dei ladri che si era introdotto nel giardino della sua abitazione di Legnaro.
Soltano una decina di indipendentisti, guidati dal loro 121° doge, Albert Gardin, è sceso in piazza a testimoniare solidarietà. Quasi tutti arrivavano da fuori provincia. Assenti alla manifestazione i legnaresi ma anche i familiari del macellaio che da una decina di giorni si trova detenuto al carcere di Santa Maria Maggiore di Venezia.
Il minusco corteo, partito poco dopo le 18.30 dal piazzale della chiesa del paese intitolata a San Biagio, ha percorso qualche decina di metri lungo via Roma, manifestando la propria vicinanza al commerciante, condizione necessaria, dicono, affinché il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, annulli la sentenza della Cassazione. Ovviamente non chiedono al presidente la grazia, in quanto non riconoscono lo Stato italiano.
A seguirli in marcia solo le forze dell’ordine che, dato il dispiegamento di personale (erano cinque in divisa, tra carabinieri e polizia locale) evidentemente attendevano una partecipazione ben maggiore.
Insomma, l’invasione delle bandiere della Serenissima, alla fine, non c’è stata. —
martina maniero
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