Scoperto il bazar dei furti merce rubata per un milione: molti colpi sono avvenuti nel Padovano
Il ritrovamento in un capannone di Badia Polesine intestato a un veronese. All’interno mezzi e attrezzi razziati a Campodoro, Terme e Bassa padovana
Nicola Cesaro
MASI. Un tesoro da un milione di euro. Vespe, camion, gru, materiale agricolo e di carpenteria, cartelli stradali e attrezzi di ogni genere, persino cartelli stradali. Un vero bazar del furto custodito all’interno di un capannone di Badia Polesine, proprio ai confini con il territorio padovano. Qui dentro finiva merce di ogni genere rubata in mezzo Veneto: certa, ad esempio, è la provenienza da Campodoro di un camion con gru, e da Abano Terme di vari attrezzi da lavoro.
A scovare l’incredibile area di stoccaggio sono stati i carabinieri di Rovigo: l’operazione è stata illustrata dal maggiore Giovanni Truglio, comandante della Compagnia rodigina, e dal luogotenente Roberto Tambone, che guida la sezione operativa. I militari polesani sono stati attivati dalla segnalazione di alcuni residenti, insospettiti dal continuo via-vai di mezzi da e per un fabbricato di Barchetta di Badia Polesine. L’edificio è risultato intestato a un autotrasportatore veronese, ma è bastato qualche appostamento per capire che tutti quei giri non erano per niente motivati.
È scattata quindi la perquisizione, che ha portato a scoprire un vero e proprio “tesoro dei ladroni”: quasi un milione di mezzi e attrezzi, sicuri proventi di furto. Dentro c’era davvero di tutto: un container pieno di Vespe, materiali per lavorazioni di vario tipo, camion e gru, mezzi professionali per lavori industriali, apparecchiature di varia natura, idropulitrici, cassette per gli attrezzi, filtri, cartelli stradali e molto altro ancora. Alcuni degli automezzi recuperati sono intestati all’autotrasportatore veronese (denunciato per ricettazione), ma le carte di circolazione sono risultate contraffatte.
I carabinieri hanno già riconsegnato 250 mila euro di merce ai legittimi proprietari, un quarto di quanto recuperato sotto il capannone: nel bottino ritornato a casa ci sono anche un camion con gru rubato a Campodoro e vari attrezzi razziati alle Terme. Ma gran parte dei prodotti deve essere ancora riconsegnata: chi, quindi, tra Bassa padovana, Polesine e Veronese avesse subito sgradite incursioni di malviventi in questo periodo, può contattare i carabinieri, per capire se nel gigantesco capannone eletto a nascondiglio della refurtiva possa esserci qualcosa di suo.
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