«È una notizia che ci riempie di orgoglio e di speranza e che oggi, in questo particolare contesto storico ed economico, suggerisce che dall’arte e dalla bellezza si può ripartire. Ci viene dato uno strumento in più, auspicato, che dobbiamo sapere sfruttare per parlare di Padova in Italia e all’estero». Così Silvia Graziani, referente di Gti - Guide turistiche italiane per il Veneto, ha commentato il riconoscimento dei cicli pittorici trecenteschi di Padova come patrimonio Unesco. La chiosa è carica di ottimismo: «Per noi operatori del turismo, che sentiamo l’arte non solo come traino dell’economia ma come modo di vivere e raccontare la città, è un nuovo inizio». —
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