CORREZZOLA. Ricorrerà in appello don Tiziano Bruscagin, giudicato colpevole, in primo grado di giudizio, per il reato di calunnia nell’ambito della più ampia inchiesta che riguarda il caso ancora irrisolto dell’omicidio di Vilfredo “Willy” Branchi, il diciottenne massacrato a Goro nel settembre del 1988.
Nei giorni scorsi il Tribunale di Ferrara, con il gup Vartan Giacomelli, ha emesso la sua sentenza in rito abbreviato condannando il sacerdote a un anno e sei mesi di reclusione per le affermazioni fatte nei confronti dei fratelli Francesco e Alfredo Gianella, indicati dal prete come responsabili dell’omicidio e dell’occultamento del cadavere.