VILLA ESTENSE
L’esame autoptico da parte della procura di Rovigo non è ancora stato disposto. Per capire quando sarà possibile fisare l’ultimo saluto terreno a Giacomo Berto si dovranno attendere i prossimi giorni. Indicibile è il dolore tra i parenti e gli amici del ventottenne mancato nelle prime ore di sabato mattina in un tragico incidente automobilistico. Un dolore che con il passare dei giorni e la presa di coscienza di quanto è avvenuto diventa sempre più forte.
Berto, ristoratore giovane e dinamico, stava tornando a casa dopo una giornata di grandi emozioni e soddisfazioni personali. Venerdì sera aveva inaugurato in via Roma a Carceri, insieme al socio e amico Edoardo Lissandrin, il loro locale, il risto-bistrot Tre Scalini. Un sogno diventato realtà per due giovani chef con l’idea di proporre una cucina semplice e innovativa, con un occhio al territorio. Una grande festa. Il destino è stato però beffardo. Berto, poco dopo le 4, quando era praticamente a casa, in via Finale, lungo la Sp 86, ha perso il controllo della propria Alfa Romeo Mito, andando a schiantarsi contro un palo dell’illuminazione per poi ribaltarsi e finire contro il muro di cinta di una casa. Forse a tradirlo è stato un colpo di sonno o un malore, ipotesi avvalorate dal fatto che non sono stati trovati segni di frenata sull’asfalto. Nonostante i soccorsi è spirato poco dopo. Giacomo lascia la mamma Stefania Bego e il padre Massimo Carturan, oltre al fratello Gianmarco. Il funerale sarà celebrato a Granze, paese al quale Giacomo era particolarmente legato. ––
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