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Capienza di tram e bus, a Padova arriva la svolta. Busitalia: «Pronti a salire all’80% di posti usabili»

L’assessore alla Mobilità Ragona: «Da noi disagi contenuti». Intanto scatta la protesta per il taglio delle corse in estate

Felice Paduano
2 minuti di lettura

PADOVA. I tecnici di BusItalia Veneto (80% Fs e 20% Comune di Padova) stanno già predisponendo gli strumenti per aumentare la capienza del tram e dei bus, sia urbani che extraurbani, dall’attuale 50 all’80%.

Aumento capienza

Com’è già successo per l’azienda veneziana Actv, si attende solo il via libera da parte della Regione per poter aumentare il numero di passeggeri. L’incremento della capienza a bordo riguarderà innanzitutto il tram. In pratica, mentre fino ad oggi essa era al 50% (con il trasporto di 106 persone, tra posti seduti ed in piedi), quando diventerà esecutiva la nuova disposizione regionale, il serpentone blu potrà trasportare sino a 170 passeggeri.

Stesso discorso per i bus. E se oggi un autobus arriva a trasportare in media 40 persone, con la nuova capienza ne potrà accogliere fino a 64. «Differentemente da quanto accaduto sui vaporetti di Venezia, ieri, primo giorno feriale del nuovo orario estivo, sia sul tram che sui nostri bus non sono stati segnalati disagi per quanto riguarda la capienza», spiega l’assessore comunale alla Mobilità Andrea Ragona, «Comunque anche BusItalia Veneto è pronta per aumentare la capienza dal 50 all’80%».

L’orario estivo

Intanto, come prevedevano gli utenti dopo aver analizzato per bene le singole corse delle linee nell’orario estivo distribuito sabato come inserto de il mattino di Padova, già durante la giornata del primo giorno feriale estivo sono stati segnalati non pochi disagi. A lamentarsi di più, gli utenti abituali delle linee 9 (Via Ipodromo a Mortise– Piazza Caduti della Resistenza) e 22 (Torre-Mortise-Prima Arcella-Riviere-Mandria). Linea 9: mentre con l’orario precedente molte corse passavano ogni 15 minuti, adesso la maggioranza dei bus transita ogni 25-30 minuti. Una marcata differenza rispetto a prima.

Il taglio è stato deciso anche perché, in zona Palestro, non vanno più a scuola gli studenti dell’indirizzo linguistico del liceo Marchesi/ Fusinato, che si trova in via Divisione Folgore. Tuttavia il 9 continua ad essere utilizzato in massa anche in estate dai numerosi immigrati che abitano nelle case popolari dell’Ater di via Varese, Via Magenta e delle strade limitrofe. Poi c’è la Linea 22. A prendere una posizione dura è Michele Russi, ex consigliere della Consulta del quartiere Mortise/Torre.

«Si tratta di un orario estivo striminzito», lamenta, «Durante la domenica e negli altri giorni festivi, nel pomeriggio, c’è un bus soltanto ogni due ore. In pratica lo stesso tempo che una persona impiega per raggiungere in Freccia Rossa Milano, che dista 240 chilometri. Per me è scandaloso anche il nuovo orario nei giorni feriali. Prima di sabato scorso il 22 passava ogni 15 minuti. Adesso ogni 23’. Sono convinto che saranno in tanti ad essere lasciati a piedi. Come residenti scriveremo al sindaco per sollecitarlo a fare pressioni su BusItalia per chiedere una modifica sostanziale del nuovo orario estivo».

Vittorio Rosa, coordinatore del sindacato di base Sls, incalza: «L’azienda non ha capito che questo non poteva essere un orario estivo qualsiasi. Giugno è il mese della ripresa. La gente si muove di più. Nessun va in ferie a giugno. Gli immigrati non vanno in Africa o Asia per le vacanze. Prevediamo disagi pesanti. Alla nostra richiesta di più corse, a BusItalia hanno fatto orecchie di mercante».

Calo limitato

BusItalia conferma che nell’orario estivo entrato in vigore domenica c’è stata una riduzione del servizio ma, nello stesso tempo, sostiene che il calo non è così marcato come invece lamentano numerosi abbonati. Si tratta di una riduzione fisiologica, inevitabile in estate.

Le corse di BusItalia sono scese per l’esattezza da 2.600 a 2.400 nei giorni feriali e ben quattro linee, ossia le numero 7, 10, 12 e 14, non hanno subito alcun taglio.

Infine, nel nuovo orario sono state confermate due note dolenti che c’erano già prima. Linea 12 per Selvazzano. Ultima corsa serale per il grosso centro che supera i 20. 000 abitanti resta alle 20. 05. Anni fa c’erano bus sino a mezzanotte. Linea 19 (Capolinea Nord di Pontevigodarzere-Saletto di Vigodarzere): nessuna corsa alla domenica e negli altri giorni festivi.

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