Primo weekend per Cantine Aperte sui Colli e nella Bassa padovana
Vo’. Il ritorno dopo due anni di stop per la pandemia
Gianni BiasettoVO’
Il mondo del vino riparte con l’iniziativa del Movimento turismo del vino “Cantine Aperte” che vede impegnate oggi e domani una trentina di aziende vitivinicole della provincia, dai Colli Euganei alla Bassa padovana.
La kermesse che arriva dopo un lunghissimo stop che per l’enoturismo dura dal novembre del 2019, propone degustazioni guidate in vigna, passeggiate a piedi e in bicicletta sui sentieri dei Colli Euganei, visite alle ville venete, spazi per l’arte e la cultura.
«Il mondo del vino ha voglia di tornare a incontrare gli appassionati e fa conoscere i vigneti, anche se c’è ancora molta prudenza perché dalla pandemia non siamo ancora usciti», afferma Giorgio Salvan, presidente regionale del Movimento turismo del vino. «Oltre a quello di oggi e domani, ci sarà un altro weekend di Cantine Aperte il 19 e 20 giugno.
Il nostro motto quest’anno è “Il vino nasce in vigna”: vogliamo far vedere come sono coltivate le viti, come viene gestita la vendemmia verde, come fa varietà diverse con vigne diverse. Ma quest’anno sarà solo un assaggio: le aziende enoturistiche di Confagricoltura saranno aperte tutto l’anno con attività culturali, didattiche, di conoscenza e scoperta del mondo del vino, degustazioni, passeggiate, aperitivi e picnic tra i filari».
Tra le iniziative messe in campo per questo weekend dalle aziende di Confagricoltura Padova segnaliamo quella dell’azienda agricola Il Pianzio di Galzignano Terme che organizza passeggiate a piedi e in bicicletta sui sentieri dei Colli Euganei, degustazioni guidate in vigna e momenti di arte e cultura con l’artista Dadagabem. L’azienda agricola Conte Emo Capodilista La Montecchia prevede, oltre alle degustazioni dei vini aziendali, anche la visita alla villa Emo Capodilista con i suoi preziosi affreschi.
Nella Bassa padovana, al Dominio di Bagnoli di Sopra, sarà possibile visitare la storica dimora della famiglia Borletti e degustare il famoso Vin Friularo e non solo. ––
Gianni Biasetto
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