Stop alle convenzioni I piccoli Comuni restano senza segretario
Nicola StievanoBAGNOLI
«Ancora una volta ad essere penalizzati sono i piccoli Comuni, che non riusciranno ad avere un segretario comunale stabile». A lanciare l’allarme è il sindaco Roberto Milan che chiede al ministro dell’Interno di tornare sui propri passi e ritirare, o almeno sospendere, il decreto con il quale a ottobre scorso ha rivisto i “criteri di classificazione relativi alle convenzioni per l’ufficio di segretario comunale e provinciale”. Criteri che, spiega Milan, rischiano di creare problemi ai piccoli Comuni, nei quali è già difficile poter contare su una presenza continuativa del segretario comunale. «Il nuovo decreto», spiega il sindaco, «limita la possibilità di sottoscrivere le convenzioni fra più Comuni se in totale viene superato il limite di diecimila abitanti. Questo impedisce ai Comuni più piccoli di convenzionarsi con quelli più grandi. Nel nostro caso Bagnoli è già convenzionata con Candiana ma abbiamo voluto estendere l’accordo anche a Due Carrare. La convenzione, già approvata dai consigli comunali, è stata bloccata dal nuovo decreto». Attualmente non c’è una grande disponibilità di segretari comunali, ricorda il sindaco, i quali cercano una sistemazione più stabile e sono portati a scegliere i Comuni di maggiori dimensioni. «Limitare le convenzioni in base al numero degli abitanti», aggiunge Milan, «è una disposizione applicabile solo in condizioni di normalità, vale a dire se esiste la disponibilità di numerosi segretari comunali. Così invece rischia di creare una situazione di precarietà». Intanto il senatore Udc Antonio De Poli ha presentato un’interrogazione affinché il Governo rimetta mano al decreto. —
Nicola Stievano
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