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Criticò Azzolina, archiviato il procedimento al dirigente scolastico di Lozzo e Vo'

D’Ambrosio, che si è distinto in tutta Italia per la gestione della pandemia in ambito scolastico, scrisse in rete sul ministro: «Ci crede nella scuola più di quanti l’hanno preceduta, ma è debole»

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Alfonso D’Ambrosio, dirigente dell’istituto scolastico di Lozzo Atestino 

VO’. Criticò la Azzolina, le accuse però cadono. E’ stato archiviato il procedimento disciplinare a carico di Alfonso D’Ambrosio, dirigente dell’istituto scolastico di Lozzo Atestino, Cinto Euganeo e Vo’. Il procedimento sanzionatorio era stato aperto nei suoi confronti per alcune frasi sul conto del ministro Lucia Azzolina. Frasi postate sul profilo Facebook del preside e ritenute lesive dell’immagine della responsabile dell’Istruzione che hanno fatto scattare a dicembre l’istruttoria disciplinare.

A fine gennaio D’Ambrosio, che si è distinto in tutta Italia per la gestione della pandemia in ambito scolastico, e in particolare nella prima zona rossa di Vo’, era stato ascoltato dalla dottoressa Mirella Nappa dell’Ufficio procedimenti disciplinari di Venezia. Tra i post incriminati ci sarebbe quello in cui dice che la Azzolina «ci crede nella scuola più di quanti l’hanno preceduta, ma è debole» e che «la scuola ha bisogno di qualcosa che vada ben oltre qualche dichiarazione o annunci via social».

D’Ambrosio ha avuto da ridire anche sulla scelta del Ministero di ascoltare una trentina di presidi sul tema dell’emergenza sanitaria e su come impostare il rientro in classe degli alunni. Ora è arrivata l’archiviazione: «Esprimo grande soddisfazione per la conclusione, con archiviazione, del procedimento disciplinare a mio carico, avviato dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto» commenta il dirigente.

«Il provvedimento di conclusione del procedimento poggia le proprie basi sull’assunto che i commenti posti in essere sui social da parte del sottoscritto non fossero in alcun modo diffamatori e comunque non avessero l’intento di offendere bensì quello di fornire un contributo costruttivo al dialogo sul tema della scuola, in un momento così complesso per il Paese. Ero certo della mia estraneità agli addebiti mossi e sono sereno in merito al fatto che il procedimento ha fatto completa chiarezza sul mio agire, sempre e per sempre da uomo di scuola».

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