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In città la domenica fredda ha anticipato il lockdown

Pochi negozi aperti, il centro si è svuotato, solo gli argini affollati da famiglie e sportivi Ultimo assalto nell’area del parco Colli, pienone e doppi turni nelle trattorie e agriturismi

gianni biasetto elvira scigliano
2 minuti di lettura

il racconto

Quasi una zona rossa anticipata. Insieme a una coda di freddo e ai negozi in gran parte chiusi, l’ultima domenica in arancione ha svuotato il centro. Ieri pochissime persone hanno scelto di passeggiare tra piazze e liston. Una manciata di irriducibili non ha rinunciato alla colazione e all’aperitivo d’asporto ma, senza una seduta e un appoggio, hanno finito per consumare lo spritz in piedi o sugli scalini di palazzo della Ragione. Le piazze e le strade, liberate dai tavolini, già sistemati all’interno dei locali visto che saranno inservibili per almeno due settimane, hanno restituito la città nella sua autentica bellezza architettonica. La mancanza dei plateatici ha rimarcato il cambio di passo e sottolineato il nuovo rigore da rispettare.

niente assalto

Del resto, che i cittadini non assalissero il centro l’ultimo giorno di semilibertà, era nell’aria. Hanno tenuto aperto le grandi catene (Zara, H&M) ma anche le grandi superfici di vendita (Coin) e i locali più gettonati alla domenica (pasticcerie e bar del passeggio). Malgrado le attività del commercio al dettaglio sospese da oggi, nessuna bottega ha scelto di tenere aperto di domenica, se non quelle abituate a farlo anche prima della pandemia, e nessuno si è precipitato a fare acquisti. Del resto, esattamente come sabato, i supermercati non sono stati presi d’assalto da padovani in ansia per non trovare il lievito. Altra dimostrazione che l’influenza del rosso ha convinto le persone sono stati gli argini affollati e i parchi usati per lo sport.

parchi

Ieri mattina infatti il Fistomba era occupato da gruppi di ragazzi (ben distanziati) che facevano ginnastica. Allo stesso modo le rive dei fiumi, dal Bacchiglione al Brentelle fino al lungargine del Piovego, sono stati frequentati da famiglie in bicicletta o a passeggio. Tutti con la mascherina, tutti più o meno rispettosi delle distanze, ma pronti a concedersi una giornata all’aria aperta. Da oggi la musica dovrebbe cambiare. Lo sport, per rimanere in tema, sarà consentito ma da svolgere individualmente e vicino casa, mantenendo la distanza di un metro dalle altre persone. Stop agli spostamenti fuori Comune e coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. In queste ore ogni spostamento deve essere giustificato da comprovate esigenze di lavoro, salute o necessità.

pasqua

Va sottolineato inoltre che nel weekend pasquale (3-4-5 aprile) si potrà andare a casa di amici e parenti, ma solo una volta al giorno, tra le 5 e le 22 e mai uscendo dalla propria regione. Restano chiusi i musei e le mostre, restano sospesi convegni e congressi in presenza; sono inoltre vietati (da quasi un anno) le sagre, le fiere e i grandi eventi.

runner sui colli

In provincia, runner, escursionisti e ciclisti si sono riversati in massa sin da mattina nell’area del Parco Colli. Nonostante le condizioni meteo non certo ideali per una gita fuori porta, a migliaia hanno invaso la rete di sentieri del Parco e le strade che attraversano l’area protetta. La più gettonata dai cicloamatori è stata la provinciale che porta al valico di Teolo, dove si sono viste frotte di amanti della due ruote che, appena scollinato, si sono fermati a riempire la borraccia d’acqua alla fontanella che si trova all’incrocio con via Chiesa. Tante le famiglie che hanno scelto la passeggiata sui sentieri più battuti dell’area collinare. Come ad esempio sull’anello ciclopedonale turistico che corre per 60 km passando per il Lago Verde di Torreglia, l’Abbazia di Praglia, Monte Sereo, Vo’ Vecchio, Lozzo Atestino, Cava Bomba, Este, Monselice e Battaglia. Verso le 11, quella che sembrava una domenica mattina dalle temperature tutto sommato accettabili, si è alzata una brezza piuttosto fredda che ha spento ogni speranza agli amanti della grigliata nell’area attrezzata della Piana delle Fiorine, che per la prima volta negli ultimi tre fine settimana ieri era semivuota. A pranzo, com’era prevedibile, c’è stato il pienone nei ristoranti, trattorie, pizzerie e agriturismi della zona, costretti al doppio turno per soddisfare le tante prenotazioni. —

gianni biasetto

elvira scigliano

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