In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Morìa di pesci nel Brancaglia a Vighizzolo: «Nessuno ci dice perché»

Allarme ambientale dall’8 febbraio: galleggiano su una poltiglia grigiastra Il vicesindaco: «Ora basta, ci stiamo organizzando con analisi indipendenti»

Giada Zandonà
2 minuti di lettura
Un’immagine eloquente del canale Brancaglia coperto dalla poltiglia di cui non si sa la provenienza 

VIGHIZZOLO D’ESTE. Decine di pesci morti galleggiano nelle acque del Canale Brancaglia all’altezza della Botte di Vighizzolo d’Este. Le carcasse si moltiplicano di giorno in giorno e da circa un mese si trovano immerse in una poltiglia grigiastra, densa e grumosa che ricopre il pelo dell’acqua. Cosa sia questa sostanza e quale sia il motivo della moria però restano un mistero e per questo un intero comune si sta fortemente mobilitando per far chiarezza su quanto sta accadendo.

Allarme

L’allarme ambientale è stato lanciato dall’amministrazione comunale di Vighizzolo che lunedì 8 febbraio ha richiesto l’intervento dell’Usl veterinaria e zoo profilattico di Padova per far luce sullo scempio che sta avvenendo nello scolo che attraversa la cittadina.

La segnalazione era stata fatta da alcuni residenti che avevano notato l’avanzare di una strana sostanza sul pelo dell’acqua che pochi giorni dopo ha portato ad una prima moria di pesci che sta continuando e aumenta soprattutto dopo abbondanti piogge che riversano nello scolo le acque dei terreni circostanti.

«Il nostro fiume è infestato da questa “poltiglia” e nessuno ad oggi, nonostante le analisi, ci ha detto di cosa si tratta e come possiamo agire per arginarla», spiega il vice sindaco David Girotto. «L’8 febbraio ho personalmente fatto il campionamento di un siluro e dopo averlo messo in un sacchetto ho chiamato l’Usl veterinaria per il ritiro del referto e per procedere alle analisi ma non ho ancora nessuna riveuto risposta».

Richiesta

Il primo cittadino Ylenia Belluco sollecita una pronta risposta per poter agire e se questa dovesse ancora tardare ad arrivare con la sua amministrazione è pronta a creare una task force per chiarire la natura della sostanza che causa la morte della fauna del canale. «Non possiamo attendere ancora e continuare a vedere il nostro fiume morire lentamente», continua Girotto.

«Ci stiamo organizzando per portare avanti un’indagine completa e indipendente, ci faremo carico di eventuali campionamenti e verifiche in laboratori accreditati perché quell’acqua è indispensabile non solo per la fauna che ci vive ma anche per le nostre colture e per l’immagine del nostro territorio che ha già avuto delle problematiche alle acque causate dall’emergenza Pfas».

Irrigazione

Vighizzolo vive anche di agricoltura e utilizza l’acqua del Brancaglia per le colture. «Molti contadini utilizzano il canale per l’irrigazione dei campi quindi dobbiamo capire alla svelta cosa sta uccidendo i nostri pesci, perché il problema potrebbe estendersi anche ai prodotti agricoli», chiude il vicesindaco. «Sabato i carabinieri forestali hanno fatto un sopralluogo e siamo ancora in attesa di risposte. Crediamo nelle istituzioni e nel lavoro degli enti pubblici preposti al controllo ma se non andranno a fondo del problema lo faremo noi. Dobbiamo sensibilizzare l’opinione pubblica e i cittadini sulle problematiche ambientali e sulla difesa del territorio». —



© RIPRODUZIONE RISERVATA
 

I commenti dei lettori