In evidenza
Sezioni
Magazine
Annunci
Quotidiani GNN
Comuni

Nuovo ponte sul Brenta Bui smentisce Bano «Iniziativa personale»

Cristina Salvato
1 minuto di lettura

VIGODARZERE.

Dopo la burrasca innescata dalle diverse posizioni sul nuovo ponte sul fiume Brenta annunciato dal vicepresidente provinciale Marcello Bano, la maggioranza a Vigodarzere ha retto: nessuna defezione, la compagine resta compatta. Quello che invece si è incrinato, sempre a causa di questo ponte, pare essere invece il rapporto tra il presidente della Provincia, Fabio Bui, e il suo vice, Bano. «La Provincia nei suoi organi deliberativi (Consiglio provinciale e presidente)» ha dichiarato Bui attraverso una nota «non ha assunto alcun atto in merito al ponte di Vigodarzere-Limena. Laddove dovesse farlo, sarà solo dopo aver condiviso con i sindaci dei Comuni interessati le possibili soluzioni. Le amministrazioni pubbliche, fino a prova contraria, si esprimono con atti: diversamente restano iniziative personali».

Insomma il ponte, che il vicepresidente Bano aveva presentato con tanto di foto e costi che parevano già finanziati, è ancora una chimera. D’altronde se in vent’anni che se ne parla questo ponte non è ancora stato realizzato, è appunto perché negli anni ha suscitato perplessità costanti e la nascita pure di comitati, poiché il suo innesto nel centro di Saletto è troppo a ridosso delle case e manca di una via di uscita decente per il traffico che inevitabilmente attirerebbe. Il ponte in quel punto, tra la zona industriale di Limena e Saletto, non lo vogliono nemmeno il sindaco di Vigodarzere, Adolfo Zordan, e il suo vice Roberto Zanovello. Pare piacere all’assessore Omar Giacometti, che infatti se l’era presa con Zanovello per aver esternato pubblicamente la contrarietà senza parlarne prima con il resto della maggioranza, diffondendo una nota firmata anche dall’assessore Monica Cesaro e da due consiglieri. Cosa che faceva ipotizzare un crisi interna alla giunta del sindaco Zordan. «L’altra sera avevamo una riunione già programmata» spiega Zordan «nel corso della quale, a muso duro, ho chiesto a tutti se volessero o meno rimanere all’interno della maggioranza: in caso contrario non avrei trattenuto nessuno. Ma nessuno ha preso la porta e se ne è andato». ––

Cristina Salvato

I commenti dei lettori