Solidarietà alimentare per i buoni spesa arrivano 5,3 milioni
A Padova la cifra più alta: 1,1 milioni. In coda Barbona La Coldiretti: «Necessario aiutare chi si trova in difficoltà»
g.bar.
padova
Tornano anche a Padova i buoni spesa per quelli che erano rimasti esclusi dal provvedimento a marzo. Quattrocento milioni di euro grazie al Fondo da erogare ai Comuni per misure urgenti di solidarietà alimentare contenuto nel decreto ristori Ter appena pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Per la provincia di Padova si tratta di 5, 3 milioni di euro da dividere tra i 102 Comuni.
LE STRATEGIE
Lo stanziamento punta sostenere «singoli e nuclei familiari in condizioni di necessità, a causa dell’emergenza epidemiologica». La ripartizione è in fotocopia a quanto fissato lo scorso marzo. La pubblicazione della norma nella Gazzetta ufficiale riporta anche una tempistica: «Entro sette giorni dalla data di entrata in vigore del decreto...».
I NUMERI
Il Comune di Padova riceverà la fetta più consistente: un milione e 113 mila euro, ad Albignasego andranno oltre 139 mila euro. La ripartizione è proporzionata alle dimensioni, ovviamente: dai 4. 000 euro circa per il piccolo municipio di Barbona ai 122 mila euro di Vigonza. Poi ancora: dai quasi seimila euro di Vighizzolo agli oltre 121 mila di Selvazzano. Le richieste a marzo avevano spesso superato le disponibilità mentre, sempre durante la prima fase, erano stati stanziati ulteriori fondi da parte dei Comuni, grazie all’attivazione di misure di solidarietà alimentare da parte di privati, terzo settore, associazionismo.
verso il natale
Con oltre 4 milioni di poveri costretti per Natale a chiedere aiuto per il cibo, è importante l’istituzione del Fondo con 400 milioni di euro da erogare ai Comuni. È quanto afferma la Coldiretti, con la rete dei mercati degli agricoltori di Campagna Amica pronta a collaborare con i sindaci. Secondo gli ultimi dati del Fead, Fondo per indigenti, sono aumentate di oltre il 40% le richieste di aiuto agli enti impegnati nel volontariato. Per le feste di fine anno occorre sostenere quanti si trovano in una condizione di precarietà aggravata dalla pandemia Covid in atto. Tra i nuovi poveri nel Natale 2020, sottolinea la Coldiretti, ci sono persone e famiglie che mai prima d’ora avevano sperimentato condizioni di vita così problematiche. Le situazioni di difficoltà sono diffuse non solo a Padova ma lungo tutta la Penisola, ma le maggiori criticità si registrano nel Mezzogiorno con il 20% degli indigenti che si trova in Campania, il 14% in Calabria e l’11% in Sicilia; ma condizioni diffuse di bisogno alimentare si rilevano anche nel Lazio (10%) e nella Lombardia (9%) dove più duramente ha colpito l’emergenza sanitaria. —
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