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Selvazzano abbatte le barriere con rampe fatte di Lego dai disabili

La sfida della cooperativa sociale L’Iride con 80 ospiti. L’idea nata in Germania, appello per recuperare i mattoncini

Silvia Bergamin
1 minuto di lettura

SELVAZZANO

Rampe costruite con i Lego da persone con disabilità, giochi e colori per abbattere le barriere architettoniche e costruire una società più inclusiva, per tutte e tutti. Il progetto è stato lanciato dalla cooperativa sociale L'Iride che si prende cura del progetto di vita di 80 persone con disabilità in otto realtà tra Padova, Selvazzano e Saccolongo.

L'idea è maturata scoprendo l'esperienza di Rita Ebel, una nonna che vive in Germania: dalla sua sedia a rotelle, partendo dalle difficoltà di ogni giorno, ha deciso di creare rampe con i mattoncini più amati dai ragazzi di tutto il mondo, i Lego

Rampe mobili, che vengono posizionate davanti a scalini o marciapiedi e che consentono alle persone con disabilità di accedere a negozi e bar in autonomia. «In uno dei nostri centri diurni», racconta Erika Bragato de L'Iride, «abbiamo avviato il progetto della Bottega L'Iridarte: prendiamo materiali ed oggetti destinati allo smaltimento, li trasformiamo e doniamo loro nuova vita. Lo facciamo in una logica di sostenibilità ambientale, per recuperare materiali di scarto, e naturalmente dentro la missione della nostra impresa sociale: nella bottega i nostri ragazzi apprendono o riapprendono abilità manuali e cognitive indispensabili per il lavoro, la loro identità e la loro autonomia».

 Il progetto è stato immaginato grazie ad uno spunto fornito dalla rete: «Ci piace cogliere le idee. Su Facebook abbiamo visto la storia di questa nonna tedesca e le abbiamo chiesto l'amicizia e scritto un messaggio per complimentarci con lei e raccontarle che ci sarebbe piaciuto sviluppare qui la sua idea, lei è stata gentilissima, ci manderà le indicazioni operative». Ora si tratta di recuperare i Lego necessari per realizzare le rampe: «Abbiamo sistemato due raccoglitori, uno in particolare accessibile anche a chi è in carrozzina, davanti ad uno dei nostri centri, in via Euganea 27, a Selvazzano, davanti agli impianti sportivi: chi ha dei Lego con cui nessuno gioca, ce li può portare quando preferisce».

Questi piccoli Lego-container si potrebbero moltiplicare, la cooperativa è aperta allo sviluppo di collaborazioni e partnership: «Possiamo vincere tutti: per noi è un bellissimo laboratorio di lavoro, che crea cose utili e belle, e che ci consente di raccogliere fondi per le nostre attività, e chi dona può vedere i propri Lego colorare gli spazi pubblici e svolgere una funzione sociale». ––

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