Vola nel canale, si tuffano e la salvano
Scontro fra tre auto, donna incastrata nell’abitacolo rischia di annegare nel Piovego: estratta e portata a riva. È in rianimazione
Giusy Andreoli
/ CURTAROLO
Uno spaventoso incidente stradale è accaduto ieri alle 8 all’incrocio di via Piovego, la provinciale 46 Brentana, con le vie Umberto I e via Monte Nero, confine fra Curtarolo e San Giorgio delle Pertiche. A scontrarsi due auto, una delle quali guidata da una 36 enne di Curtarolo, è volata nel canale Piovego e la conducente ha rischiato di morire annegata se non ci fosse stato il provvidenziale intervento di due dipendenti del vicino Molino Agugiaro & Figna, che non hanno esitato a spogliarsi e a tuffarsi per estrarla e riportarla a riva. La donna è stata rianimata e affidata ai sanitari del Suem che l’hanno stabilizzata e trasportata in ambulanza in codice rosso all’ospedale di Camposampiero. Ricoverata in Rianimazione, la prognosi è riservata. Il conducente dell’altra auto, un 40 enne di Rubano, ha riportato contusioni varie ed è stato trasportato all’ospedale di Cittadella per controlli. Illesa un’altra automobilista, coinvolta marginalmente nel botto. Sulla base dei rilievi della Polizia Locale del Camposampierese, sentite le parti coinvolte e i testimoni, è stato ipotizzato che N.V. (40 anni di Rubano) alla guida di una Peugeot 208, provenisse da via Umberto I lato Cavino con direzione Curtarolo. Allo scattare del verde l’uomo è ripartito ma nell’impegnare l’intersezione veniva colpito nell’angolo anteriore sinistro, cioè dal lato del conducente, dalla Seat Ibiza della curtarolese E. M. , la quale proveniva da Tavo di Vigodarzere e andava verso Poncia. La donna avrebbe superato il semaforo con il rosso, da stabilire se a causa di un malore o altro. L’urto ha girata di 180 gradi la Peugeot finendo nel senso opposto di marcia. La Ibiza, invece, dopo l’urto ha deviato la propria traiettoria urtando nell’angolo anteriore sinistro la Toyota Yaris di E. B. , che proveniva dall’opposta via Monte Nero. Dopo questo secondo urto la Ibiza ha continuato la propria corsa inabissandosi nel fiume Piovego. E. M. è rimasta imprigionata nell’abitacolo e probabilmente è pure riuscita a sganciare la cintura di sicurezza. Ma non ce l’ha fatta a mettersi in salvo. Fortuna ha voluto che i due dipendenti del Molino che stavano raggiungendo il loro posto di lavoro, Alessandro Lunardi e Sergio Marzocchi, richiamati dalle urla della gente che aveva assistito all’incidente, hanno capito l’urgenza di intervenire all’istante, si sono liberati degli indumenti e in mutande si sono tuffati nel canale quando la Ibiza era ormai scomparsa alla vista. Sono seguiti attimi drammatici, con la gente assiepata sulle rive e i due lavoratori che cercavano il punto esatto dove l’auto era stata inghiottita. Quando hanno sentito il tettuccio sotto i piedi Lunardi si è immerso e ha cercato con tutte le forze di aprire la portiera della Ibiza riuscendo infine a forzarla. A corto di fiato è risalito lasciando continuare a Marzocchi, che ha trovato la donna riversa sul lato passeggero, l’ha afferrata per un piede e l’ha estratta. I due colleghi l’hanno appoggiata sull’erba e con l’aiuto di una dottoressa l’hanno rianimata. In via Piovego, intanto, allertati da decine di telefonate, sono arrivati i Vigili del Fuoco di Padova con un gommone e una gru, insieme ai volontari di Santa Giustina in Colle. E poi il Suem 118 con l’elisoccorso. Due pompieri si sono tuffati per verificare se nella Ibiza ci fosse qualcun altro. La Ibiza è stata agganciata e issata fuori. Via Piovego è stata chiusa al traffico per oltre due ore.––
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