Addio a Eros Zaggia il sindacalista sempre vicino agli ultimi
Colpito da un malore il giorno del compleanno
Silvia Bergamin
Operaio e sindacalista, sempre dalla parte degli ultimi, è stato ucciso da un malore nel giorno del suo 61esimo compleanno.
Ieri mattina si è spento nella sua casa all'Arcella Eros Zaggia: si è sentito male all’improvviso. L'inseparabile compagna Emanuela De Lotto ha lanciato l'allarme, allertando il Suem. Tuttavia ogni tentativo di soccorso è stato vano- Per Erosa Zaggia non c’è stato nulla da fare. Oltre alla compagna, lascia anche il fratello Diego e la sorella Lorena, militante di sinistra e moglie del consigliere regionale Piero Ruzzante. “Il gigantesco”: così veniva descritto Eros dallo scrittore Giacomo Scotti nel suo libro di memorie su una missione per portare aiuti nell'ex Jugoslavia. Per Eros, però, prima c'era stato dell’altro: l'Irpinia del terremoto, e ancora l'Etiopia, e non solo.
«Aveva una “pasta” umana spessa, che non passava inosservata», ricordano i compagni di una vita, legati da amicizia e battaglie comuni, «se non sapevi come leggere un fatto politico o nutrivi dubbi su una questione sindacale, ne parlavi con lui e scioglievi le riserve. La bussola era sempre quella di chi era più in difficoltà e veniva umiliato. E se si trattava di affrontare un bivio nella vita, anche il più difficile, l'invito era a praticare un pizzico di leggerezza». Operaio all'Interporto, era impegnato nella Filt Cgil, il sindacato di trasporti e logistica che si occupa della parte più sfruttata del mondo del lavoro. «Appena poteva, viaggiava: Grecia, Albania, Montenegro, Croazia, Sardegna. Qualche puntata in montagna. Ma era un altro il suo elemento: Jean Claude Izzo ha scritto, parlando di Marsiglia, che davanti al mare la felicità è un'idea semplice. Questa era l'essenza di Eros». Il funerale sarà celebrato domani nella Sala del Commiato del Cimitero Maggiore: la salma partirà alle 15 dall'obitorio in via Cornaro, dove verrà esposta dalle 11.30. —
Silvia Bergamin
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