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Padova, bloccati all’estero dal virus: Logup licenzia 12 lavoratori

La coop gestisce i magazzini Gottardo titolare del marchio Acqua e Sapone. Nel mirino indiani e bengalesi. Boetto (Adl Cobas): «Sciopero a oltranza: i provvedimenti vanno ritirati»

riccardo sandre
2 minuti di lettura

PADOVA. Ancora uno sciopero a oltranza ai magazzini Gottardo – marchio Acqua e Sapone – di corso Spagna. A riaccendere la miccia della protesta il licenziamento di 12 facchini di Logup, società che gestisce le attività di carico e scarico delle merci per l’azienda padovana, a cui viene contestato in mancato rientro al lavoro dopo le ferie.

RIENTRO DALLE FERIE

«Si tratta di lavoratori di nazionalità indiana e bengalese che, come concordato con l’azienda, accumulano giorni di ferie per alcuni anni per riuscire a prendersi un paio di mesi per un ritorno in patria» spiega Gianni Boetto di Adl Cobas.

«Circa trenta dipendenti di Logup erano partiti poco prima dell’inizio del lockdown per tornare dalle famiglie d’origine nel loro Paese. Al rientro, però, si sono trovate precluse tutte le possibilità di imbarco. Alcuni di loro sono riusciti comunque a superare i blocchi e a tornare in Italia, 12 invece sono stati bloccati alla frontiera del loro Paese o rispediti indietro dopo avere fatto scalo in alcuni dei principali hub aeroportuali internazionali. Un’odissea a cui si sono sommati provvedimenti disciplinari e licenziamenti che i lavoratori in viaggio non potevano ricevere. Logup imputa a questi dipendenti di non avere risposto alle lettere di contestazione e di non avere comunicato il ritardo nel rientro. Un errore che riteniamo non possa essere punito con un gesto così sproporzionato come il licenziamento. La sostanza del problema è evidente a tutti» incalza Boetto, «durante il lockdown, e subito dopo, i voli aerei internazionali hanno subito un vero e proprio blocco. Una situazione tanto eclatante quanto evidente che dovrebbe essere presa in considerazione».

SCIOPERO

Un punto di vista sposato in pieno dai lavoratori iscritti al sindacato di base che hanno incrociato le braccia già dal turno del pomeriggio di giovedì. Ieri un tentativo di mediazione si è risolto con un nulla di fatto. Lo sciopero, sia a Broni che a Padova, si protrarrà anche con l’inizio della prossima settimana e fino a quando, spiegano da Adl Cobas, i 12 licenziamenti non saranno ritirati.

Da parte loro i vertici di Logup affidano a una memoria scritta la loro posizione: «Dopo i ripetuti avvisi e solleciti e i mancati riscontri da parte dei lavoratori, Logup non ha potuto far altro che prendere la decisione del licenziamento disciplinare. Lo abbiamo dovuto fare per tutelare tutti i nostri collaboratori che, pur trovandosi all’estero e quindi nelle stesse condizioni dei collaboratori licenziati, hanno provveduto a comunicare e giustificare immediatamente le loro difficoltà. In Logup non ci sono dipendenti di serie A e dipendenti di serie B e le regole sono uguali per tutti e vanno rispettate. Dispiace che questa vicenda venga strumentalizzata e non si pensi ai lavoratori che in questi mesi di difficoltà hanno continuato a lavorare con impegno».


 

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