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Coronavirus, Grappa Bonollo: «700 ettolitri di alcol per la Protezione civile»

La distilleria padovana scende in campo e avvia la produzione di alcol per usi sanitari: «Un aiuto alla filiera»

Riccardo Sandre
1 minuto di lettura

PADOVA. La padovana Bonollo è pronta a donare 100mila bottiglie di alcool denaturato da 0, 70 litri alla Protezione Civile del Veneto. L’azienda, sinonimo di eccellenza mondiale nel settore delle grappe, ha scelto di mettersi al servizio della filiera sanitaria convertendo le proprie distillerie alla sola produzione di alcool denaturato, spremendo le vinacce destinate a diventare il nettare del Nordest, fino a ottenere il più essenziale dei prodotti, alcool al 95% pronto a subire il procedimento chimico necessario agli usi strettamente sanitari.

Elvio Bonollo 


«Già da qualche settimana abbiamo deciso di rimboccarci le maniche e di venire in soccorso di una filiera in difficoltà» spiega Elvio Bonollo, responsabile marketing e relazioni esterne del gruppo padovano della distillazione. «Molti amici e conoscenti imprenditori del settore dei disinfettanti e dei prodotti per la sanificazione delle superfici ci hanno fatto presente la difficoltà che incontrano a reperire le materie prime necessarie per la produzione di gel e liquidi disinfettanti per l’uso domestico e ospedaliero. Noi, da sempre, convertiamo in alcool le code di produzione, quando il prodotto perde gli standard di aroma necessari ed ora, in questo momento di crisi, abbiamo deciso di lavorare a pieno regime per aiutare la filiera sanitaria».

Ed in effetti se poco meno del 90% delle attività impiegatizie della Bonollo sono svolte in smart working, la produzione è attiva al 100% per realizzare ettolitri di alcool a uso industriale. Una scelta che non prescinde dalle donazioni, come nel caso dei 700 ettolitri, in bottiglie da 0,70 litri, per la Protezione Civile veneta. «Come imprenditori e come cittadini siamo parte di una comunità» spiega Bonollo «e riteniamo nostro dovere fare tutto il possibile per essere d’aiuto. Senza dubbio la collaborazione dell’Agenzia delle Dogane è stata preziosa e crediamo che l’utilizzo del vino per la distillazione di alcool possa essere uno strumento importante».

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