Un tunnel sotto i Giardini dell’Arena, riportato alla luce dopo 100 anni
Padova sotterranea, entro il 2021 sarà possibile visitare il “corridoio” creato nel 1908 per collocare le artiglierie a difesa della città
Luca Preziusi
PADOVA. Torna alla luce dopo più di un secolo la Padova sotterranea dei Giardini dell’Arena. Nell’ambito del progetto complessivo del restauro delle Mura cinquecentesche, entro il prossimo anno sarà possibile visitare anche l’antico sottopassaggio chiuso dal 1908, realizzato all’epoca per collocare le artiglierie a difesa della città, fino alle rive del fiume Piovego.
Sotto i bastioni dell'Arena: nelle viscere della Padova sotterranea
Un tunnel suggestivo, in cui da 3 anni gli speleologi lavorano per studiarne le fattezze e comprenderne la percorribilità assieme agli esperti della Soprintendenza, e che verrà aperto al pubblico entro il 2021 (ieri il via ai cantieri), creando così un vero e proprio polo turistico con la Cappella degli Scrovegni, gli Eremitani e i musei civici.
Dall’ingresso sotto alle cascatelle dei Giardini dell’Arena, attraverso una rampa che porta fino a cinque metri di profondità, sarà visibile al pubblico il Torrione Arena e le sue casematte, da dove spuntavano una volta i cannoni e le gallerie di difesa. Va ricordato che fino al 2011 non si sapeva nemmeno dell’esistenza di questo “traforo”, e che i primi lavori per liberarlo da acqua e fango sono iniziati nel 2016 grazie al Comitato Mura e agli speleologi.
«Questo è solo un pezzetto del lavoro che faremo per riqualificare le Mura» spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Andrea Micalizzi «perché oltre al Bastione chiuso da 100 anni, il cantiere prevede l’intera riqualificazione delle Mura fino al Bastione del Portello Nuovo, poco prima della golena San Massimo. Dietro questi lavori c’è n’è uno fondamentale di studio, conoscenza e scoperta, che grazie all’associazionismo padovano ora può trasformarsi in qualcosa di tangibile e concreto».
Oltre agli ipogei, quindi avranno nuova vita anche le parti esterne delle Mura fino al Portello (costi: 800mila euro). Verranno creati dei camminamenti per permettere ai turisti di osservare le Mura calpestandole, e non solo come un pezzo di storia da fotografare da lontano.
Il bastione dell'Arena nell'esplorazione degli speleologi del Cai
Entrano sempre più nel vivo quindi i cantieri per il recupero del sistema bastionato. Il tutto come parte di un piano da 29 milioni di euro in dieci anni. Il primo stralcio è finanziato dal bando periferie con 5,4 milioni. A questi cantieri si unirà l’anno prossimo la sistemazione delle rive e la creazione di una serie di approdi fluviali lungo il Piovego, le Porte Contarine per imbarcazioni da diporto, poi in piazzale Boschetti e in Golena S. Massimo. Il ponte Gradella, invece, rimetterà in comunicazione il bastione con l’ex Macello.
Si potranno percorrere quindi le gallerie di soccorso e le casematte, e si ripristinerà il camminamento di ronda. Stesso percorso sul Torrione Castelnuovo, che avverrà con una struttura in acciaio. Sarà collegato al ripristino della galleria di soccorso che porta al Portello Nuovo con una passeggiata di duecento metri. In questo modo si potrà arrivare all’altro tunnel già esistente, che collega il Castelnuovo al Portello Vecchio vicino all’ex Gasometro.
Il bastione Alicorno, cuore del progetto di un parco delle Mura
Le Mura di Padova viste con gli occhi della realtà aumentata
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