TOMBOLO. Ha preso la sua auto, è arrivata ad un passaggio a livello vicino alla palude di Onara e ha frenato sopra le rotaie. Aspettando un treno, che la travolgesse e la spazzasse via, che le facesse chiudere gli occhi per sempre: voleva farla finita.
Ma grazie alla prontezza di un macchinista la tragedia non si è consumata. Il dramma è stato sfiorato nel primo pomeriggio di venerdì. Un tentativo di suicidio segnato da ferite e fragilità, dal male oscuro di chi non riesce più a vedere luce in fondo al tunnel e una qualche possibilità di riempire di senso l’esistenza.
Verso le 14 una cittadellese di 53 anni ha deciso di salire sulla sua Mercedes Station Wagon e - dopo qualche chilometro - è arrivata in via Campolongo, a Tombolo, all’altezza del passaggio a livello sulla linea ferroviaria che collega Padova e Bassano.
La vettura è arrivata sopra le rotaie e lì la donna ha deciso di frenare, di non andare oltre. Il macchinista si è accorto del mezzo posizionato fra le sbarre ed è riuscito con straordinaria prontezza a frenare, impedendo lo schianto che sarebbe stato fatale. Subito è scattato l’allarme e sul posto sono intervenuti gli uomini della Polfer di Castelfranco, in stretto contatto con i colleghi di Mestre.La polizia ferroviaria ha quindi richiesto l’intervento dei medici, che hanno accompagnato la 53enne all’ospedale di Cittadella, dove è stata ricoverata nel reparto di psichiatria ed ha ricevuto le cure necessarie. A raggiungerla è stato il padre di 83 anni. Il convoglio non ha sfiorato la Mercedes che, senza un graffio, è stata parcheggiata dai soccorritori vicino alle case di via Campolongo. L’emergenza ha rallentato il traffico che è tornato alla normalità - sia su strada che su ferro - dopo circa un’ora. —
Silvia Bergamin