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Ecografie gratuite alla tiroide per le residenti nell’Area Rossa

Già un centinaio le pazienti con Pfas oltre i limiti che si sono sottoposte all’esame Il Piano regionale prevede in questo periodo la chiamata dei nati nel 2003-2004

Nicola Cesaro
2 minuti di lettura



Ecografie alla tiroide gratuite per le donne dell’Area Rossa. In pochi mesi sono già cento le pazienti con Pfas oltre i limiti che si sono sottoposte a questo esame per una serie di patologie che, evidentemente, la Regione lega alla concentrazione di perfluoroalchilici (Pfas) nel sangue. È questa la vera novità emersa dal nuovo rapporto, il decimo, sul Piano di sorveglianza sanitaria dedicato alla popolazione esposta all’inquinamento da Pfas.

IL PIANO

Il Piano altro non è che un controllo di matrice sanitaria per verificare in che modo i Pfas incidono nella salute dei cittadini che ne sono entrati in contatto, in particolare per i residenti dei Comuni dell’Area Rossa. Al 5 giugno sono oltre 51.400 le persone invitate a partecipare allo screening (quindi il 53,3% dei pazienti previsti dal Piano), comprese quelle residenti nei nuovi Comuni inseriti nel Piano di sorveglianza. L’adesione al programma è complessivamente di circa il 62%. L’adesione massima è per i nati nel 2002 (76,1%), si riduce invece per i pazienti più grandi: il minimo è il 54, 6% dei nati nel 1989.

ESAMI ALLA TIROIDE

A partire dallo scorso marzo, le donne residenti nei Comuni dell’Area Rossa A – per noi padovani c’è solo Montagnana, mentre Casale di Scodosia, Borgo Veneto, Lozzo Atestino, Megliadino San Vitale, Merlara e Urbana sono nell’Area Rossa B – nate tra il 1989 e il 1998, che, in seguito agli esami di primo livello, presentavano concentrazioni sieriche di Pfas superiori al valore di riferimento, sono state invitate ad eseguire un’ecografia tiroidea offerta gratuitamente. Lo scopo? Identificare eventuali patologie tiroidee che possono essere strettamente collegate ai Pfas. In base all’esito dell’esame, le utenti possono essere prese in carico e, se necessario, inserite in un percorso diagnostico-terapeutico specifico. Al 31 maggio sono state effettuate 100 ecografie con un’adesione all’invito da parte delle utenti pari all’83, 3%.

A CHI TOCCA?

Il Piano prevede in questo periodo la chiamata dei nati nel biennio 2003-2004, inseriti solo in un secondo momento in questo monitoraggio sanitario. Si è invece conclusa la chiamata alle prime due coorti di soggetti in età pediatrica (nati nel 2008-2009) che ha registrato un’adesione poco al di sotto del 70%, coinvolgendo circa 1.500 ragazzini. Per quest’ultimi, come per gli adulti, sono principalmente tre i composti rilevati nel siero: Pfoa, Pfos e Pfhxs. L’esposizione ridotta ai Pfas ha comportamento concentrazioni medie inferiori agli adulti.

IL SECONDO LIVELLO

Le analisi aggiornate a questo decimo rapporto confermano le anomalie già rilevate in precedenza: il 31,79% dei pazienti con Pfas in notevoli quantità presenta valori fuori norma di colesterolo totale, mentre il 19,18% riscontra valori anomali per l’eGfr che è legato all’attività renale. L’11,17%, invece, ha problemi con i trigliceridi. Per chi ha quantità di Pfas oltre la media, il Piano della Regione Veneto prevede un percorso sanitario di secondo livello, ovvero un percorso di approfondimento proposto gratuitamente. Sono complessivamente 18.300 le persone che hanno aderito al programma di secondo livello, il 63,8% di chi ha partecipato al primo e ha già i risultati in mano. —



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