Un milione di dollari per realizzare un “freezer portatile” per ridurre il rischio di amputazione durante il trasporto in ospedale. Il progetto è di un chirurgo di Harvard, Giorgio Giatsidis, e il finanziamento, che giunge dal Governo degli Stati Uniti, arriverà a breve ad una startup padovana: Moveo Walks, fondata nel 2017 dall’ingegnere biochimico Fausto Panizzolo.
evita amputazioni
«Il dispositivo», spiega Panizzolo, «è leggero e indossabile: una specie di manica, diciamo, che serve proprio a mantenere freddo l’arto dopo l’incidente. Immaginiamo un alpinista che cade, si ferisce gravemente e rischia di perdere un braccio. Una volta dato l’allarme dovrebbe aspettare di essere caricato sull’elicottero e trasportato in ospedale. Purtroppo può passare diverso tempo, durante il quale se la condizione della ferita si aggrava aumenta il rischio di amputazione. Il nostro dispositivo, invece, serve a ridurre questo pericolo. Il progetto è del professor Giatsidis, che ha affidato a noi il compito di realizzare il primo prototipo: se ne stanno occupando insieme a me due colleghi, Livio Valenti e Adam Couture».
moveo walks
Moveo Walks nasce un anno e mezzo fa e il “cooling system” è il secondo prodotto sviluppato dalla startup. Il primo è un “esoscheletro soft”, una sorta di tuta indossabile che agevola il movimento minimizzando lo sforzo, destinata in questo caso alla riabilitazione o alle persone anziane. L’idea è di Fausto Panizzolo, che prima di tornare a Padova, sua città Natale, ha trascorso lunghi periodi all’estero. L’ultimo proprio ad Harvard, che poi ha deciso di abbandonare per far ritorno alla città del Santo ed aprire la sua attività. Qui, insieme al suo socio Livio Valenti, ha trovato subito l’appoggio del Centro Medico di Fisioterapia di Padova, che è stato anche il primo sponsor.
sogno realizzato
«Il mio sogno», spiega Panizzolo, «è quello di aiutare a camminare chi per vari motivi fa fatica, o non ci riesce più. Nella pratica, però, questo è l’obiettivo a lungo, lunghissimo termine. Attualmente possiamo solo agevolare l’esercizio alleggerendo il carico: quando cammini, quindi, fai meno fatica. Il sistema funziona per il miglioramento del gesto sportivo o per la riabilitazione, in particolare tra i pazienti che si stanno riprendendo da un ictus». Nell’ultimo anno è stata avviata la sperimentazione clinica con i primi prototipi, che ha avuto ottimi risultati: «Il dispositivo funziona», continua Panizzolo, «ne abbiamo avuto la conferma ed ora aspettiamo gli investimenti per poter passare dal prototipo alla catena di produzione. Le trattative sono già a buon punto, e la speranza è quella di poter passare alla produzione già entro la fine dell’anno».
cervello di ritorno
Fausto Panizzolo è uno dei cosiddetti “cervelli di ritorno”: 8 anni fa ha cominciato a girare il mondo come ricercatore, facendo tappa in Australia, Canada, e infine alla prestigiosissima università di Harvard. L’esperienza è stata molto intensa, ma di breve durata: troppa competizione, troppo stress.
Così due anni fa l’ingegnere, oggi 36enne, ha deciso di tornare a Padova. «È stato un salto nel vuoto», conclude. «Ho sempre desiderato, fare qualcosa di buono per il mio paese e so che ci sto provando». —