SANTA GIUSTINA IN COLLE. Il leghista Giulio Centenaro scopre che nel parcheggio del municipio qualcuno ha modificato la parola “lux” in “dux” nel murale commissionato dal Comune e dipinto a giugno dagli artisti di Hazzart, si fa un selfie sorridente mettendolo sul suo profilo e commenta: «Indovinate dov'è?» Succede il finimondo: Centenaro viene accusato di fascismo e segnalato a FB, che gli cancella il post.. «Imbarazzante l'uscita di Giulio Centenaro della Lega che si vanta sui social della deturpazione di un murale per mano dei neofascisti», è l’attacco di Cibo, artista professionista conosciuto perché cancella svastiche e croci celtiche dai muri. «Di fronte alla mancanza di rispetto a un'opera di arte pubblica per mano di estremisti di destra, il candidato politico ha il coraggio di scherzare e ribadire nei commenti la 'miglioria', che invece è una becera violenza da parte di neofascisti. Il post è stato rimosso e ripubblicato cambiando il testo e togliendo i suoi commenti, al limite del legale per la legge Mancino». «Volevo far notare che qualcuno ha modificato la scritta e nessuno finora se n’era accorto. Neppure il sindaco, che ha la finestra dell’ufficio che si affaccia sul parcheggio», è la giustificazione di Centenaro, che con Cibo ha avuto anche uno scontro privatamente.
Ma Cibo stigmatizza: «Questa persona è candidata come rappresentante dei cittadini tutti e invece promulga odio e divisione. Un semplice post di un politico può diventare mandante morale di azioni di violenza contro la libertà di pensiero e la cittadinanza. Triste assistere a situazioni del genere in provincia di Padova nel 2019». —
G.A.