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Fulminato da infarto a 53 anni Lo trovano esanime sotto casa

Sandro Todesco era uscito in vicolo Sorgaglia per fumare come era solito fare I soccorsi sono scattati alle 3 ma per l’ex operaio edile non c’era più nulla da fare

Nicola Stievano
2 minuti di lettura

AGNA. Il cuore lo ha tradito la notte di Natale, sulla porta di casa, dove era uscito per fumarsi una sigaretta, come era solito fare. Sandro Todesco se n’è andato così, in silenzio, stroncato da un infarto a soli 53 anni. Viveva con la mamma Dora e il fratello Stefano in vicolo Sorgaglia, sopra la tabaccheria che si affaccia su via Roma.

Anche la notte di Natale era sceso in strada, come era sua abitudine, per accendersi una sigaretta e godersi il silenzio di quell’ora. Ma un infarto non gli ha lasciato scampo. Tutto è successo in pochi istanti e Sandro non ha fatto in tempo a rientrare in casa e nemmeno chiedere aiuto. Si è accasciato a pochi metri dalla porta di casa e non si è più rialzato.

Così lo hanno trovato alcuni ragazzi, passati per strada poco dopo le tre, diretti al distributore automatico delle sigarette, pochi metri più avanti. Sandro era steso a terra, immobile. I giovani hanno immediatamente dato l’allarme chiamando l’ambulanza del Suem 118 e una pattuglia dei carabinieri. Il personale sanitario ha cercato di rianimare Todesco ma ogni tentativo è stato vano, il suo cuore si era fermato per sempre. I medici hanno confermato che la causa del decesso è stata proprio l’infarto che in pochi attimi ha strappato Sandro alla vita.

In strada era sceso anche il fratello Stefano. «Niente lasciava pensare che potesse succedere una cosa del genere» racconta incredulo «mio fratello aveva dei problemi di salute per i quali aveva dovuto lasciare il suo lavoro. Aveva anche bisogno dell’ossigeno ma non sembrava ci fossero particolari problemi e trascorreva normalmente la sua vita in casa. Era una persona buona e tranquilla, molto attaccato alla famiglia. Doveva essere il bastone della vecchiaia dei miei genitori invece se n’è andato a nemmeno un mese dalla morte di nostro papà».

Il 27 novembre scorso Gianni Todesco, da tutti conosciuto come Giorgio, si era spento all’età di 80 anni. Era ex ferroviere di Sistemi Territoriali, l’azienda che gestisce la ferrovia Mestre– Adria, aveva vissuto con la moglie Dora e due dei sette figli, Stefano e Sandro per l’appunto. Nemmeno un mese dopo un altro grave lutto ha colpito la famiglia, originaria di Correzzola, che da più di una ventina d’anni vive ad Agna.

Sandro prima di ammalarsi aveva lavorato come ferraiolo in una impresa edile dopodiché aveva scelto di dedicarsi ai genitori. Moltissimi i messaggi di cordoglio arrivati in questi giorni alla famiglia, in particolare a mamma Dora, molto conosciuta ad Agna per la sua generosa e infaticabile attività di volontariato durante la sagra, nel coro della parrocchia e per gli anziani del paese. «Siamo vicini alla famiglia in questo triste momento» dice il sindaco Gianluca Piva facendoci portavoce del cordoglio dell’intero paese. Il funerale sarà celebrato domani alle 10 nella chiesa parrocchiale. Stasera alle 20 la preghiera del rosario, nella “grotta” della parrocchiale.

Nicola Stievano

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