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Padova e Hong Kong si alleano Obiettivo: missione su Marte

Gli scienziati del Bo e dell’ateneo cinese firmano un protocollo di collaborazione Lavoreranno all’analisi dei raggi e delle radiazioni che attendono gli astronauti

Alice Ferretti
2 minuti di lettura
(ansa)



Un passo avanti verso l’approdo degli astronauti sul pianeta Marte. È quello compiuto nel corso del workshop “University of Padova meets University of Hong Kong” dove una delegazione scientifica di studiosi cinesi del Laboratory for Space Research ha incontrato gli scienziati del Centro di ateneo di Studi e attività spaziali (Cisas) dell’Università patavina per firmare un importante accordo di collaborazione.



Accordo che, tra le altre cose, vede al centro dell’attenzione proprio l’arrivo dell’uomo sul pianeta Marte. In particolare, considerate le peculiarità del laboratorio cinese, verrà posta attenzione allo studio delle particelle ad alta energia e della strumentazione necessaria a misurare quante particelle possono arrivare su Marte. L’incontro, cominciato alle 10 nell’Archivio Antico del palazzo del Bo e terminato attorno alle 13, ha toccato proprio il tema degli studi sull’esplorazione di Marte, i raggi cosmici e le radiazioni ionizzanti. Il tutto in vista delle future missioni in cui saranno presenti esseri umani, e che potrebbero diventare possibili proprio grazie alla collaborazione tra l’Università di Padova e gli studiosi cinesi.



La comunità spaziale internazionale infatti ha annunciato che non tarderà il momento in cui gli astronauti arriveranno su Marte. Questi, una volta approdati, verranno esposti a flussi di raggi cosmici e radiazioni ionizzanti di maggiore intensità e di composizione diversa rispetto a quelle terrestri. Uno dei principali punti d’investigazione in questo campo è proprio quello che investe la valutazione di queste componenti. Fondamentale sarà valutare le dosi e la tipologia delle radiazioni che gli astronauti incontreranno durante il viaggio e la permanenza sul pianeta rosso, che continua a suscitare oltre che fascino grande interesse scientifico. Presenti al workshop di ieri mattina il prorettore per le relazioni internazionali Alessandro Paccagnella, il direttore del Centro di ateneo di Studi e attività spaziali “ Colombo”’dell’ateneo di Padova Stefano Debei, il direttore del laboratorio di ricerca spaziale dell’Università di Hong Kong Quentin Parker, accompagnato dal professore della metropoli cinese , Meng Su.



«Sono stato a Hong Kong, a Canton e a Shangai a novembre dello scorso anno. Loro hanno subito mostrato interesse a collaborare con noi, sia con gli studenti magistrali che con gli studenti del dottorato di ricerca», ha spiegato il professore Debei «l’obiettivo è stato fin da subito quello di trovare qualche interesse comune nell’ambito scientifico-spaziale e così siamo arrivati al progetto Marte». La ricerca cinese è molto più giovane di quella padovana, ma vanta risorse molto più ingenti delle nostre: «Il loro laboratorio ha quattro anni, al massimo cinque, mentre il nostro è stato fondato nel 1991. Però nell’ambito della ricerca spaziale hanno la possibilità di fare grandi investimenti, che noi delle università europee non possiamo permetterci e che sono proibitivi perfino per gli atenei degli Stati Uniti». Da ieri dunque, con la firma del protocollo di collaborazione, si apre in maniera un progetto che prima o poi permetterà agli uomini di atterrare sul suolo di Marte. —



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