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«Diossina? Noi rispettiamo i limiti»

La Cementeria di Monselice: «L’ordinanza del sindaco ci sta creando un danno»

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MONSELICE. Le emissioni della cementeria di Monselice sono in generale più basse rispetto alle medie italiane del gruppo Buzzi Unicem, ampiamente rispettose dei limiti di legge e delle Bat, le migliori tecniche disponibili. Lo sottolineano i vertici dell’impianto di via Solana dopo l’esplosione in città del “caso diossina” e l’ordinanza firmata dal sindaco Francesco Lunghi che ha disposto la sospensione dell’impiego del “prodotto a base di marna” e simili nel processo produttivo. «Questo stabilimento è in possesso della certificazione Emas ed è tra i tre in Italia dotati di un sistema di abbattimento catalitico dei gas, una tecnologia che permette di ridurre in modo significativo l’impatto ambientale» spiega Roberto Bogliolo, esperto Buzzi in Ecologia Ambiente e Sicurezza. La cementeria evidenzia poi che le emissioni rilevate al camino, a 65 metri di altezza, non corrispondono alle sostanze misurate ad altezza uomo: queste ultime possono essere anche 100 mila volte inferiori.

Bogliolo ricorda che i controlli Arpav eseguiti negli anni hanno dimostrato il rispetto delle procedure seguite dallo stabilimento e che «nell’indagine epidemiologica l’Usl, per le patologie individuate, pone l’accento su fattori di rischio comportamentali».

L’ordinanza, che ha bloccato l’utilizzo del “prodotto a base di marna”, «sta creando un danno al nostro processo produttivo: è vero che per ragioni commerciali non usiamo più questo prodotto da novembre, ma siamo stati costretti a sospendere l’impiego di una sostanza dalle caratteristiche simili».

La cementeria conferma infine di essere favorevole agli approfondimenti che a Monselice verranno svolti dagli enti preposti. Qualche giorno fa il Consiglio d’Istituto dell’Istituto Comprensivo “Zanellato” ha redatto un documento in cui chiede al Comune di disporre verifiche in tutti i plessi scolastici, specie in quelli che potrebbero essere più esposti al rischio (Carmine, Valeri e Guinizelli), di spostare subito la primaria Giorgio Cini e la materna Tortorini, di individuare con urgenza le fonti della contaminazione e di procedere alla loro rimozione.

Davide Permunian



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