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Legnaro, profugo chiama il 118: gli rispondono che le ambulanze sono in vacanza

Un africano del Mali ha chiesto soccorso alle tre di notte e racconta di essere stato preso in giro. Alla seconda telefonata l'ambulanza è partita. Ma il Suem smentisce tutto

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PADOVA. Chiama i soccorsi alle tre di notte per segnalare che un profugo sta male, ma l'operatore non gli crede e gli risponde che «le ambulanze sono in vacanza» con tono canzonatorio.

Sarebbe successo lo scorso weekend a Gnarega Dembele, meglio conosciuto come Vie, maliano di 29 anni, con permesso di soggiorno, che presta servizio come mediatore in un alloggio per richiedenti asilo di Legnaro, gestito dal Gruppo R di Padova.

A renderlo noto è il Gruppo R, dove il giovane lavora.

Solo la chiamata di un secondo operatore avrebbe convinto il centralinista a mandare un'ambulanza.

E ora Vie denuncia quello che definisce un episodio di razzismo sanitario: «Non mi hanno preso in considerazione, per questo ho deciso di non perdere tempo e di chiamare l'operatore della cooperativa. Non mi sono neanche arrabbiato, anche se ci sono rimasto male perché si trattava di un'emergenza».

Ma il Suem smentisce tutto. "Abbiamo fatto le nostre verifiche e non ci risulta nulla di tutto questo". A parlare è Andrea Spagna, direttore del Suem 118 di Padova. La telefonata in cui gli operatori del 118 canzonerebbero Vie dicendogli che le ambulanze sono tutte in vacanza non esisterebbe.

Spagna non appena ha appreso la notizia non ha esitato a dare il via ad una serie di indagini interne. Le telefonate in entrata al 118 sono infatti tutte registrate. E così ieri nel giro di poche ore è riuscito a reperire la chiamata in questione. "Si tratta nello specifico di due telefonate avvenute la notte del 5 febbraio alle ore 3", dice il responsabile del Suem 118. "Nella prima un ragazzo con accento straniero chiede un'ambulanza alla struttura di accoglienza di Legnaro. La risposta degli operatori è positiva. Gli dicono che avrebbero mandato subito un mezzo. E infatti così è stato".

Subito dopo è effettivamente arrivata al 118 una seconda telefonata, dove un uomo, questa volta italiano, chiede nuovamente un'ambulanza alla struttura d'accoglienza di Legnaro. Con tutta probabilità si tratta del dipendente del Gruppo R Polis che Vie ha svegliato chiedendogli di chiamare lui il 118. "Quando è arrivata la seconda telefonata l'ambulanza era già in zona, quasi arrivata a destinazione", spiega Andrea Spagna. "Non c'è nelle due chiamate nulla di quanto riportato dal ragazzo straniero. Abbiamo individuato le registrazioni e tutto si è svolto secondo la norma".

Vie è arrivato in Italia nel 2011 a bordo di un barcone, ha vissuto per due anni nell'ex casa occupata Don Gallo a Padova e ha partecipato a un tirocinio con la cooperativa sociale Caresà di Piove di Sacco, che sta valutando di assumerlo con un contratto di apprendistato. Vie è stato scelto come mediatore perché parla quattro lingue, tra cui l'italiano. 

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