Apre la scatoletta di tonno e ci trova un insetto morto
Disgustosa scoperta a San Giorgio in Bosco: «Penso sia uno scarafaggio». La casalinga ha inviato la foto all’azienda produttrice: solidarietà sui social
di Silvia Bergamin
SAN GIORGIO IN BOSCO. Apre la scatoletta di tonno per metterlo nella pasta e dentro ci trova un insetto morto. La scoperta, a dir poco disgustosa, è stata fatta da Paola Bastianello, di San Giorgio in Bosco, che ha pensato di denunciare quello che le è capitato – con tanto di scatto fotografico – su Facebook: «Bella sorpresa dentro al tonno”», l’amaro commento. In evidenza un esserino nero brutto e altamente sconsigliabile per i deboli di stomaco.
«Avevo acquistato il tonno un paio di settimane fa in un supermercato di Cittadella», racconta la donna, «la marca è Maruzzella. Ieri a pranzo dovevo preparare una pastasciutta al tonno per la mia famiglia e ho messo il pesce in un piatto: di solito butto direttamente in pentola, ma stavolta ho fatto questo passaggio in più ed è stata una fortuna». Sul piatto, infatti, in mezzo all’olio d’oliva e al tonno è scivolato fuori un insetto nero. La prima reazione è stata un misto di sorpresa e ironia: «Bene, guarda un po’ che c’è dentro il tonno», ha commentato ad alta voce la sangiorgense, «Poi abbiamo guardato bene: i miei figli dicono sia una mosca, secondo me invece è uno scarafaggio».
Sui social Paola ha raccolto una profonda indignazione e il suo racconto ha scatenato le proteste e le confidenze di tante persone, con gli amici a riferire le loro disavventure col cibo decisamente poco edificanti: «Io presi un gelato sfuso e con il gelato leccavo una lucertolina, una schifezza che non vi dico», «Non è possibile, che schifo, con tutto quello che costa il tonno», «Chissà quante cose mangiamo senza saperlo», «Ti è andata bene, una mia amica ha trovato dentro un cerotto sporco di sangue». C’è chi si arrabbia e chi prova a riderci sopra: «Non ci salviamo da niente... Igiene, pulizia, non interessa a nessuno, importano solo i guadagni. Denuncia, non fare finta di niente» , «Vai dove hai comperato il tonno, non si sa mai, magari ti regalano una spesa gratis». La protesta non si è comunque limitata alla rete ed è corsa anche per le vie ufficiali: la malcapitata ha chiamato la Maruzzella e poi – in base alle indicazioni ricevute da chi gestisce il rapporto con i clienti – ha inviato una mail all’azienda genovese, con la foto del piatto – bene in vista il tonno e ovviamente l’insetto – ed il codice della scatoletta per consentire di capire come l’intruso sia finito lì dove non doveva finire.
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