Natasha, lotta disperata contro il suo molestatore
Femminicidio a Trebaseleghe: si è difesa con forza, rimediando tagli e ferite: non voleva una relazione con lui
di Carlo Bellotto
TREBASELEGHE. Natasha ha capito che stava morendo e si è difesa, ha lottato come ha potuto, con tutte le sue forze contro la furia omicida di Luigi Sibilio.
Lo documentano i molteplici tagli alla braccia e alle mani che ha riportato prima che il 34enne pizzaiolo napoletano la freddasse con una coltellata all’addome e altri 3-4 fendenti al collo. Non prima di averle staccato con una violenza inaudita persino delle ciocche di capelli.
Oggi il pubblico ministero Roberto Piccione, che ha ricevuto gli atti dai carabinieri ieri pomeriggio, chiederà al giudice per le indagini preliminari Margherita Brunello la convalida dell’arresto per omicidio volontario premeditato, aggravato dal movente passionale e porto abusivo di coltello. Il magistrato valuterà la premeditazione, anche se pare già certo che il pizzaiolo napoletano abbia incontrato la Bettiolo già con il coltello - con una lama di quasi 20 centimetri sotto la camicia - arma che è stata rinvenuta e sequestrata insanguinata tra il sedile del conducente e quello del passeggero della Lancia Y della cuoca 46enne. Un conto è la premeditazione di qualche ora, diverso è che abbia pianificato di ammazzarla da tempo. Ieri Sibilio era ancora intubato dopo l’operazione subita al policlinico per i due fendenti al torace e all’addome che si era procurato tentando di ammazzarsi.

È piantonato in ospedale e per i medici non potrà parlare prima di almeno 24 ore. È presumibile che lunedì mattina il gip lo interroghi in ospedale. Dalle indagini dei carabinieri risulta che Sibilio fosse nel Padovano dal 2010 con residenza a Massanzago. I due si sarebbero frequentati, comunque conosciuti, verso la fine del 2016 (la sorella di Natasha smentisce che avessero mai avuto una relazione sentimentale) fatto sta che lui aveva preso una sbandata per la bella cuoca e la tempestava di messaggi. Poi lui era tornato a Napoli ma da una decina di giorni era risalito nell’Alta e aveva trovato un’occupazione come pizzaiolo in un locale di Santa Maria di Sala.

Forse si erano visti per parlarsi o con più probabilità lui l’ha aspettata fuori dalla scuola, tornando per l’ennesima volta all’attacco per convincerla a mettersi assieme a lui - lei faceva la cuoca alle elementari di Trebaseleghe - facendole una “sorpresa”. E quindi era salito in macchina. Proprio per accertare se lui la stesse “pressando” i carabinieri del reparto Operativo di Padova stanno acquisendo i tabulati telefonici dei due, per verificare se si fossero scambiati messaggi o telefonate. Il particolare che i due non avessero avuto una storia passionale sarebbe confermato anche da uno dei due figli (li aveva avuti con il suo ex marito, con il quale era rimasta in ottimi rapporti) di Natasha, che giovedì arrivato nel parcheggio della scuola a due passi dall’utilitaria della mamma, aveva urlato a giornalisti e fotografi che quel napoletano non era il compagno della madre, visto che aveva appena letto la notizia in un sito on line. Sibilio è incensurato, non aveva mai avuto problemi con la giustizia. Il che potrebbe far presupporre ad un raptus: si era invaghito talmente di quella donna tanto da ammazzarla per un suo rifiuto ad una relazione.
(ha collaborato
Giusy Andreoli)
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