ABANO TERME. Guido Granuzzo, già capo dell'ufficio Ambiente del Comune di Abano, coinvolto nella tangentopoli delle terme, non sarà licenziato. È infatti andato in pensione, concludendo il proprio rapporto di lavoro con la municipalità aponense, prima che si concludesse la procedura disciplinare avviata nei suoi confronti dal commissario straordinario Pasquale Aversa. Mancava ancora qualche settimana al perfezionamento dell’iter disciplinare, che in un caso come questo avrebbe avuto come epilogo il licenziamento per giusta causa dell'ex dirigente comunale. Nel frattempo Granuzzo, comunque ormai all’epilogo della sua vita lavorativa, ha fatto tutti i suoi passi e venerdì, primo giorno utile per farlo, ha rassegnato le proprie dimissioni, protocollandole in municipio. Potrà quindi andare in pensione, senza l'onta del licenziamento.
Guido Granuzzo era stato sospeso dalla carica di dirigente comunale a luglio, all'indomani del suo evidente coinvolgimento nella questione tangentopoli delle terme. L'ex capo dell'Ufficio Ambiente era stato arrestato per aver truccato la gara per l'assegnazione dei lavori di bonifica della discarica di via Guazzi, ad Abano. Prima era finito in cella, poi spedito ai domiciliari e infine lasciato in libertà, Guido Granuzzo a dicembre aveva patteggiato un anno e 10 mesi di carcere. Un patteggiamento che è stato ovviamente interpretato dai più come un'ammissione di colpa. Proprio per questo i colleghi di Guido Granuzzo nelle ultime settimane avevano fatto pressione sul commissario straordinario Pasquale Aversa, affinchè velocizzasse la procedura di licenziamento. Aspettative che rimarranno tali. Resta ora da capire se a Granuzzo verranno corrisposti gli stipendi relativi ai mesi di sospensione, congelati in attesa dell’accertamento della responsabilità.
Federico Franchin
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