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L’anno record del Santo con tre milioni di devoti

Il Giubileo fa aumentare del 10 per cento il numero di pellegrini in basilica Un milione e 235 mila passaggi nella Cappella. Domenica la festa della Lingua

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Un milione e 235 mila e 25 persone sono passate davanti alla Cappella delle Reliquie del Santo durante il 2016. Sono 113 mila e 35 in più rispetto a quelle che sono passate davanti al contapersone della basilica nel corso del 2015. L’anno giubilare - come previsto - ha portato quasi il dieci per cento in più di pellegrini davanti alle reliquie di Sant’Antonio. Ma per avere una misura più precisa della devozione nel 2016 bisogna ritoccare sensibilmente al rialzo questo numero, perché quelli che passano nella Cappella sono meno della metà rispetto a quanti giungono alla tomba del Santo autonomamente. Secondo le stime dei frati, l’anno scorso sarebbero stati non meno di tre milioni.

Anche l’attività liturgica ha risentito di questo aumento di “domanda”. Nel corso dell’anno - per esempio - sono state celebrate 17.694 messe, contro le 17.156 dell’anno precedente. Ma sono aumentati anche i pellegrinaggi censiti dalla sacrestia (6.982 contro i 6.259 del 2015). Ed è interessante avvicinare la lente a questo popolo di devoti, che durante tutto l’anno si è messo in viaggio per pregare in basilica e per poggiare una mano sulla tomba del Santo. I gruppi arrivati dall’Italia sono stati 1.778, con 92.501 persone, un numero in aumento anche questo. E in crescita è ovviamente il dato dei pellegrini giunti da altri paesi del mondo: 5.204 gruppi per un totale di 215.152 persone, in rappresentanza di 76 nazionalità diverse. Tra queste, al primo posto c’è sempre la Polonia (49.962 pellegrini, oltre 1.200 in più che nel 2015), seguita da Spagna (16.938), Germania (16.785), Stati Uniti (15.630), Francia (12.602) e Croazia (11.116). Ma seppur meno significativa numericamente, si è fatta notare anche la presenza di pellegrini giunti da paesi più lontani come le Isole Mauritius, la Nuova Zelanda, Trinidad, il Benin, Taiwan, il Vietnam.

Tra i devoti italiani, al primo posto, dopo quelli del Veneto (32.434) ci sono quelli della Lombardia (18.356), dell’Emilia Romagna (6.395), Lazio (4.963), Piemonte (4.708).

Il bilancio dell’anno è stato fatto come sempre a pochi giorni dalla Festa della Traslazioone delle reliquie del Santo - più comunemente nota come Festa della Lingua - il secondo momento più importante dell’anno antoniano dopo la festa solenne del 13 giugno. Nell’occasione, il 19 febbraio, si celebra il ritrovamento della lingua incorrotta di Antonio, avvenuta circa 750 anni fa - dopo oltre trent’anni dalla sua morte. Domenica 19 sono in programma quattro messe solenni (alle 8, alle 10, alle 11 e alle 17).(cric)

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