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Padova 4.0, entra Sinloc «Il rilancio è possibile»

Rigon: «Il potenziale c’è, serve una classe dirigente che punti su progetti concreti Supporteremo la Camera di commercio nella scelta e nello sviluppo dei progetti»

di Matteo Marian
2 minuti di lettura

PADOVA. «Il potenziale, in questa città, c’è. Pensiamo al tessuto imprenditoriale, alla Camera di commercio, a una Fondazione che ha saputo incrementare il suo patrimonio e all’Università. Quello che serve è una classe dirigente in grado di mettere a fattore comune questi elementi creando un ecosistema in grado di dialogare e di avviare progetti concreti». Antonio Rigon, amministratore delegato di Sistema iniziative locali (Sinloc), parte da una considerazione. «Le risorse economiche da destinare alla crescita del territorio sono una condizione necessaria ma non sufficiente. Il problema, piuttosto, è rappresentato dalla qualità delle progettualità delle iniziative di sviluppo del territorio».

Sinloc, negli ultimi 10 anni, ha investito e gestito progetti di sviluppo locale in tutta Italia: poli museali (fra cui lo studio di fattibilità economico-finanziaria e il business plan del nuovo Orto Botanico), efficientamento energetico, riqualificazioni urbane, piani strategici per il sistema interportuale, ospedali, fondi immobiliari e investimenti pubblici con risorse europee. «Sinloc è una società di servizi e investimento conosciuta a livello nazionale. Quando nel 2006 siamo arrivati a Padova (da Torino, ndr) c’era un direttore generale e quattro giovani. Oggi questa società ha 30 professionisti con un capitale umano, strutturale e relazionale importante. Penso che tutto ciò possa essere un valore per la città». Mai come oggi da Sinloc passa una parte importante delle strategie per il futuro del territorio padovano. A più riprese, infatti, alla società sono stati affidati i piani strategici per definire il rilancio del polo fieristico, dei centri al servizio del trasferimento tecnologico (parchi scientifici) e il coordinamento provinciale dell’offerta e dei flussi turistici. Lavori ultimati che Sinloc si appresta a presentare al committente Fondazione Cariparo ed eventualmente alle istituzioni del territorio coinvolte. «Già il fatto di essere riusciti a far lavorare allo stesso tavolo soggetti differenti è un risultato» spiega Rigon. «Sul trasferimento tecnologico, ad esempio, è evidente la presenza di troppe pedine sulla stessa casella mentre altre risultano vuote».

Ma c’è di più. «Dalla Camera di commercio abbiamo recentemente ricevuto un mandato a supporto del piano Padova 4.0» spiega ancora Rigon. Terminata la fase di ascolto e raccolta delle idee sui temi per il rilancio competitivo – un fronte sul quale la Camera di commercio vuole investire le risorse derivanti dalla cessione delle partecipazioni azionarie non strategiche –, la società si occuperà della pre-fattibilità dei progetti e della loro scelta aprendo dei cantieri anche per riuscire ad attrarre ulteriori risorse oltre a quelle che metterà la Camera.

«Da una fase di intuizione strategica bisogna poi costruire una strategia convalidata e sostenibile» riflette a tale riguardo Rigon. «In questo siamo un facilitatore visto che ci vengono riconosciute professionalità, competenza e una terzietà rispetto ai soggetti coinvolti che sono gli elementi necessari per passare dall’intuizione alla strategia». La tempistica, per Padova 4.0, prevede che entro il 31 ottobre il piano degli investimenti da realizzare sia definito.

A fine 2016, Sinloc presentava un patrimonio netto di 52,7 milioni di euro (era di 47 milioni nel 2006, anno dello sbarco a Padova). Il fatturato legato all’attività di consulenza era pari a circa 3 milioni di euro ai quali vanno poi sommati i ricavi derivanti dalla gestione finanziaria e dagli investimenti. Negli ultimi dieci anni sono stati distribuiti dividendi ai soci per 8 milioni di euro.

m.marian@mattinopadova.it

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