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Steve McCurry, al Bo il maestro della fotografia

Con il rettore Rosario Rizzutto, per la presentazione dei suoi ultimi due volumi

Irene Fanizza
1 minuto di lettura
Steve Mc Curry al Bo 

PADOVA. È partito dall’Aula Magna del Bo il tour italiano del grande fotografo americano Steve McCurry in occasione della pubblicazione di due nuovi libri a lui dedicati. Hanno aperto e moderato l'incontro il rettore Rosario Rizzuto e Annalisa Oboe.

"Una persona fortunata", così si definisce uno dei fotografi più amati e seguiti del nostro secolo. Pluripremiato, quattro volte vincitore del World Press Photo Awards, oggi punto di riferimento di giovani fotografi di tutto il mondo. Pubblicato sulle maggiori riviste internazionali, McCurry ha vissuto la vita del freelance, così innamorato del viaggio, non è mai stato in grado di farne a meno, tanto da farne il suo tratto inconfondibile.

Questa ossessione per il viaggio, “Ieri ero a Mosca”, racconta il fotografo, domani a Genova, è emersa anche nell'aula Magna del Bo. Racconta di come ha iniziato, di come sia arrivato in Europa a diciannove anni, cercando di ripercorrere le orme di Henry Cartier-Bresson, di come non voleva essere un turista, e di come voleva imparare il modo migliore per raccontare una storia.

Mc Curry firma autografi 

Il primo dei due volumi è Il mondo di Steve McCurry. Steve Mccurry si racconta a Gianni Riotta. Come spiega quest'ultimo nell’incipit del volume “non è una biografia di Steve McCurry e neppure una autobiografia di McCurry raccontata a Gianni Riotta”. Sono una serie conversazioni tra i due, un McCurry che racconta le sue storie misteriose, affiancate dallo sguardo critico di Riotta. Le due voci si incontrano, le parole del giornalista si confondono con le immagini del fotografo. Sono storie personali, un McCurry giovane al liceo, o alla scoperta dell’Europa per la prima volta, e poi il resto, il mondo, che lentamente lo conquista. Cinquanta fotografie, alcune inedite, raccontate meticolosamente nel bello, ma anche nel brutto di quelle storie più tristi, fatte di persone e bambini travolti da povertà e guerra, foto di una bellezza terribile. Un fotografo di confine, riesce a trovare e a mostrarci i limiti delle cose.

il secondo volume, Steve McCurry. Leggere (Electa), parla di uno di questi limiti, quello tra le parole scritte e le immagini. Un libro fatto di persone che leggono, un volume fotografico interamente dedicato alle persone che amano immergersi tra le parole. Si tratta di un volume fotografico che entra nel personale di ognuno di noi, nell’atto in cui non vediamo il mondo attorno a noi, ma lo leggiamo attraverso le parole di qualcun altro. Una serie di immagini affascinanti e di grande impatto, raccolte per anni durante i suoi viaggi, l’introduzione dello scrittore Paul Theroux assieme alle fotografie di McCurry sono un omaggio alla bellezza universale della lettura in tutte le sue forme.

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