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Niente aumento di capitale, Fiera nel caos

Mancano piano industriale e perizia giurata, lo stop dell’Immobiliare spa. Annullata l’assemblea dei soci. Gi Planet: «Noi avanti»

di Riccardo Sandre
2 minuti di lettura

PADOVA. Salta l’aumento di capitale di Padova fiere Spa. Il CdA di Fiera Immobiliare, riunitosi alle 11 di ieri mattina, ha respinto al mittente la richiesta di convocazione di un’assemblea dei soci di Padovafiere Spa prevista un paio d’ore dopo tramite l’invio di una mail certificata in cui si spiegava che i presupposti per deliberare un’eventuale aumento di capitale non erano sufficienti per la partecipazione dei soci pubblici.

Ancora una pesante battuta d’arresto per il futuro della Fiera di Padova gravata da debiti che vanno ben oltre il capitale sociale ad oggi disponibile. Lo scorso venerdì il CdA di Padovafiere (di proprietà all’80% di Gl Events e al 20% di Fiera di Padova Immobiliare Spa), registrava una perdita, al 31 agosto 2016, di 2,5 milioni di euro circa, a cui vanno aggiunti i 3,2 milioni di euro di negativo afferente all’esercizio 2015 (su di un capitale sociale pari a 5 milioni di euro).

«La documentazione per esprimere un voto a riguardo è stata valutata insufficiente dal Cda» ha dichiarato Massimiliano Pellizzari, presidente di Fiera Immobiliare Spa. «A mancare sono un piano industriale di PadovaFiere , la situazione patrimoniale e una perizia giurata che definisca il valore dell’azienda. Fra l’altro il testo unico delle società a partecipazione pubblica dice chiaramente che non sono ammissibili interventi tampone con dispendio di disponibilità finanziaria a fondo perduto che vengano erogati senza un programma industriale credibile.

La pubblica amministrazione ha tempi e modi diversi rispetto al rischio d’impresa che può prendersi un privato e deve rispondere alla collettività e agli organi preposti alla verifica della buona gestione come ad esempio la Corte dei Conti. I passaggi amministrativi necessari a una partecipazione pubblica alla ricapitalizzazione di Padovafiere saranno probabilmente a medio termine». Nel frattempo l’assemblea dei soci che avrebbe dovuto deliberare l’aumento di capitale necessario sembra essere stata rimandata a data da destinarsi. «La Camera di Commercio è un socio pubblico e il mandato della giunta ci impone di attenerci alle leggi e alle normative vigenti» ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio Fernando Zilio. «Valuteremo una partecipazione del nostro ente all’aumento di capitale di Padovafiere quando la documentazione presentata ce lo renderà possibile. Nel frattempo guardiamo con preoccupazione a una gestione, quella a maggioranza Gl Events, che ancora una volta non mostra la necessaria determinazione per risolvere questa ormai infinita e drammatica vicenda. L’aumento di capitale spetta al 80% a Gl che può deliberarlo in totale autonomia. Con questa lunga crisi a perderci siamo tutti, i cittadini, i soci pubblici di minoranza e la stessa Gl».

Ma se la situazione sembra ancora una volta avvitarsi su se stessa, la volontà di proseguire nel percorso appena iniziato è confermata da Andrea Olivi, presidente di Geo Spa, l’azienda della galassia Gi Planet titolare del contratto di affitto di ramo d’azienda per la gestione del quartiere fieristico padovano.

«Da parte nostre riteniamo l’accordo valido e la buona notizia è che si stia parlando comunque di ricapitalizzazione di Padova fiere e non il contrario» dichiara Olivi. «I soci di minoranza potranno aderire o meno all’operazione nel rispetto dei presupposti di legittimità e di merito che sono loro consentiti dalla normativa vigente. Noi stiamo mettendo in campo tutte le possibili risorse per intervenire sul quartiere e sulle manifestazioni per sviluppare le attività della fiera e paghiamo regolarmente gli affitti».

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