PADOVA. Parte da Padova il primo studio internazionale finalizzato alla cura del tumore mammario triplo negativo che rappresenta il 15% dei 44 mila nuovi casi annui di cancro al seno registrati in Italia (e oltre 4mila in Veneto) e che colpisce soprattutto donne giovani o molto giovani. Caratteristica del triplo negativo, così chiamato perché le cellule tumorali non esprimono i recettori ormonali e non sono positive per l'Her2, è che è curabile solo con la chemioterapia.
Nella maggioranza dei casi tali tumori, inizialmente sensibili alla chemio, sviluppano successivamente resistenza e continuano a svilupparsi.
Per questo la ricerca di nuovi trattamenti per il triplo negativo viene oggi considerata una priorità in ambito oncologico. Di qui lo studio che parte da Padova, che sarà condotto e coordinato dallo Iov con la partecipazione di numerose Oncologie della Rete Veneta e di oltre 40 ospedali italiani. La ricerca - durata prevista di circa un anno - coinvolgerà 350 donne e potrà contare su 10 milioni di euro di fondi.Obiettivo dlelo studio è quello di individuare farmaci capaci di rimuovere i freni inibitori che impediscono al sistema immunitario di combattere il cancro. Il progetto è nato anche a seguito di incontri con i managers della multinazionale Merck che ha in svilupppo un anticorpo monoclonale.
L'avvio dello studio è stato presentato al Bo dal professor Pierfranco Conte, direttore Uoc Oncologia Medica 2 dello Iov alla presenza, tra gli altri, del governatore Luca Zaia e del rettore Rosario Rizzuto.
Articoli rimanenti
Accesso illimitato a tutti i contenuti del sito
1€/mese per 3 mesi, poi 2.99€ al mese per 3 mesi
Sei già abbonato? Accedi
Sblocca l’accesso illimitato a tutti i contenuti del sito