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Rotatoria alla Stanga, botta e risposta su Facebook sul "sabotaggio"

L'accusa di Bitonci: "Zanonato con un fuoristrada cerca di creare ingorghi nella rotonda della Stanga: l''hanno visto i vigili" . La replica del parlamentare Pd: "Siamo in presenza di una persona disturbata che accusa gli altri con falsità"

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PADOVA. Flavio Zanonato starebbe cercando di creare ingorghi nella rotonda della Stanga. E' questa l'accusa che il sindaco Bitonci muove dalla sua pagina Facebook, contro il suo predecessore. Zanonato risponde per le rime: "Siamo davanti a una personalità disturbata, che accusa gli altri con falsità".

L'accusa di Bitonci. Ecco il testo del post del primo cittadino Massimo Bitonci: "Alcuni agenti della polizia municipale di Padova mi hanno raccontato di aver visto l'ex Zanonato, alla guida di un fuoristrada nero, girare all'interno della rotatoria della Stanga per una decina di volte accelerando e frenando in continuazione, forse nell'intento di creare un ingorgo! L'operazione non gli è riuscita: nè a realizzare la rotonda nè a bloccarla. A noi i fatti a loro solo l'invidia!".

La replica di Zanonato. Subito è arrivata la replica, sempre su Facebook, del parlamentare europeo Zanonato: "A cosa arriva il disturbato Bit, bloccato ospedale e auditorium cerca di recuperare con balle atomiche e la rotonda". L'ex sindaco, oggi europarlamentare del Pd, in questi giorni è impegnato in una visita ai campi profughi al confini tra Ungheria, Austria e Croazia: "Siamo in presenza di una personalità disturbata, che accusa gli altri con falsità per nascondere i suoi fallimenti - commenta, raggiunto al telefono - E' una cosa assolutamente inverosimile. Ma in ogni caso Bitonci dovrebbe spiegare quale giorno e a che ora sarebbe accaduto e perché i vigili non mi avrebbero fermato. Sulla rotatoria della Stanga sarò passato un paio di volte in queste settimane, e tutte in orario non di punta".   

Zampieri: "Questioni mediocri e volgari". A intervenire sulla polemica è anche il capogruppo del Pd Umberto Zampieri che richiama il primo cittadino a una discussione di livello più alto rispetto ai veri problemi della città: "Chiunque conosca Flavio Zanonato e chiunque ami applicare il buon senso ai propri ragionamenti capisce da solo che quanto racconta Bitonci è una immensa sciocchezza. Fino a qui, dunque, non varrebbe nemmeno la pena di rispondere a queste accuse ridicole mosse dal sindaco. Allo stesso tempo tuttavia non possiamo non notare un disegno dell'amministrazione comunale per spostare il dibattito padovano dai veri problemi a questioni mediocri e ,direi, volgari".

"Non siamo un piccolo paese di campagna: abbiamo di fronte questioni serie legate allo sviluppo di Padova, ai servizi per i cittadini, alla qualità ambientale. Non ha davvero senso ridurre tutto ad una rissa, per di più creata con argomentazioni false e offensive. Tanto più dannose se rivolte ad una persona che ha servito Padova per anni: Bitonci potrà avere altre idee, ma non si capisce cosa abbia a che fare con il confronto di idee questo modo rozzo e offensivo che il sindaco ha adottato. Se vogliamo essere una grande città, abbiamo bisogno di ben altri livelli di discussione. Con queste miserie,non siamo destinati ad andare lontano".

Bettin: "Collezione insuccessi e reagisce così". L'accusa lanciata dal sindaco sui social network ha scatenato una serie di reazione tra gli esponenti dem. Sul caso è intervenuto anche il segretario provinciale del Pd Massimo Bettin: "Bitonci è disperato e fragile, difficile tenere i nervi saldi davanti alla collezione di insuccessi che arriva al pettine dopo meno di due anni di mandato. Una persona politicamente allo sbando e preoccupata perché su alcune partite come Padova Est sta emergendo il maleodorante sommerso anche grazie alla nostra tenacia. Queste falsità da ultima spiaggia non basteranno a distrarre i padovani dai suoi disastri. La città va a picco e lui dorme come la principessa sul fagiolo"

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