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Sant’Urbano salta la perizia sul caso Guerra

SANT’URBANO. Sospeso all’ultimo momento un accertamento irripetibile sull’inchiesta che vede accusato di omicidio colposo l’ex comandante dei carabinieri Marco Pegoraro per la morte di Mauro Guerra,...

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SANT’URBANO. Sospeso all’ultimo momento un accertamento irripetibile sull’inchiesta che vede accusato di omicidio colposo l’ex comandante dei carabinieri Marco Pegoraro per la morte di Mauro Guerra, 33 anni, avvenuta il 29 luglio scorso a Carmignano. Ecco cos’è accaduto. Il pubblico ministero Fabrizio Suriano della procura di Rovigo che conduce l’indagine, ha convocato le parti, l’avvocato Stefano Fratucello che difende il carabiniere che ha ucciso il giovane e i legali gli avvocati della parte offesa Alberto Berardi e Fabio Pinelli a Parma, nella sede dei carabinieri del Ris. Entrambe le parti hanno fatto notare che non era specificato che tipo di accertamento si andava a fare (forse il balistico, ma si tratta solo di un’ipotesi vista la mole di materiale sequestrato) e quindi si era nell’impossibilità di nominare un perito specifico. Quindi nessuno è andato a Parma. L’accertamento tecnico irripetibile è stato sospeso e verrà rifissato nelle prossime settimane con più precisione, consentendo alle due parti di prepararsi tecnicamente.

In merito all’autopsia sul corpo di Guerra i tre consulenti avevano concordato sul fatto che non c’era nessun tipo di contusione sul corpo il che fa presupporre ad un placcaggio non violento. A sparare è stata solo la pistola del maresciallo Marco Pegoraro. Quest’ultimo ha sparato su Guerra mentre picchiava il brigadiere Stefano Sarto inginocchiato: la traiettoria del proiettile sarebbe infatti dal basso verso l’alto. Potrebbe aver sparato da più di 50 centimetri di distanza. Non è emerso finora nessun Tso regolare per Guerra. Quello dei carabinieri era un invito a farsi visitare.

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