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Caccia aperta ai cinghiali Coldiretti esulta

ESTE. Lunedì riprende la “caccia” ai cinghiali dei Colli Euganei: una ventina di selecontrollori, quattro operai del Parco e due agenti della polizia provinciale riattiveranno il piano di...

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ESTE. Lunedì riprende la “caccia” ai cinghiali dei Colli Euganei: una ventina di selecontrollori, quattro operai del Parco e due agenti della polizia provinciale riattiveranno il piano di contenimento degli ungulati che praticamente era fermo da gennaio. Un plauso alla ripresa delle attività è arrivato ieri da Coldiretti Padova: «Finalmente una risposta ai nostri appelli e alle proteste di migliaia di agricoltori», dice il presidente Federico Miotto. «Siamo anche soddisfatti per le linee guida emanate dalla giunta regionale per contrastare la proliferazione delle nutrie sul territorio. Cinghiali e nutrie sono due fra le specie di animali selvatici che provocano il numero più alto di danni, senza contare gli altri episodi che li vedono protagonisti. È di ieri la notizia del secondo morto in seguito ad un incidente automobilistico causato da un cinghiale e sappiamo bene quanti sono stati gli scontri con gli ungulati nei nostri Colli Euganei». Coldiretti chiede di concentrare quanto più possibile l’attività di contenimento, soprattutto visto l’imminente avvio della vendemmia. Sorride a metà invece la Fai Cisl, che da mesi si batte per la riassunzione degli oltre venti forestali stagionali del Parco Colli: «Ben venga il riavvio delle attività contro i cinghiali», commenta Andrea Padoan, «ma quattro operai impiegati sono troppo pochi. Avevamo presentato un progetto per impiegare tutti i forestali nella gestione dei chiusini, attività che non necessita di alta specializzazione, che può essere portata avanti anche dai nostri operai ma che a quanto pare riprenderà solo in un secondo momento».(n.c.)

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