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Un palco-astronave per il tour di Vasco

Il 12 e 13 luglio sarà allo stadio Euganeo. La scaletta live parte con "Sono innocente" e "Duro incontro". Ci sono ancora biglietti

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(ansa)

TARANTO. Vasco Rossi ha iniziato il conto alla rovescia. Il 7 giugno riparte per un nuovo tour negli stadi da Bari. Il 12 e 13 luglio sarà allo stadio Euganeo di Padova. «Sul palco faccio sul serio» dice «mentre quando scrivo è una sorta di gioco con me stesso, una seduta dall’analista. Non so neanche di cosa parlerò, né se riuscirò a finire il brano. E non mi interessa se poi piacerà. Inizio dalla prima frase e da lì si apre un mondo: quando arrivo alla fine è un miracolo. Ed è per questo che non so spiegare le canzoni».

«Quando un artista provoca tiene sveglia la coscienza», dice. E aggiunge: «A me piace più il processo creativo, non stare in sala d’incisione. E poi il mercato discografico è stato una bolla: non si poteva pensare di fare soldi solo cantando dentro un microfono e poi replicare quel suono in migliaia di copie». I concerti, invece, sono tutta un’altra cosa: «ti fanno entrare in contatto con il pubblico. E il nostro mestiere è quello: fare musica e portare gioia. È sul palco che si vive». Non sazio del tour che l’anno scorso ha fatto registrare tutti sold out nei sette appuntamenti tra l’Olimpico di Roma e il San Siro di Milano, Vasco Rossi torna a “vivere” con il Live Kom ’015).

«Questo tour avrei potuto chiamarlo “Sono innocente”, come l’ultimo disco uscito, ma il Live Kom ormai è un marchio di fabbrica di uno spettacolo potente ed emozionante. Sarà un concerto completamente diverso da quello dell’anno scorso. Sarà incentrato sulle canzoni dell’album nuovo. E la considero una questione di serietà da parte di un artista. Troppo comodo fare sempre e solo i classici. È una sfida anche questa».

Su un palco che ricorda un’astronave, alla cui guida non può che esserci il Komandante, il via - dopo una intro con una rivisitazione di Zoya di Shostakovich - lo daranno proprio i primi due pezzi del disco, “Sono Innocente” e “Duro incontro”. La prima parte sarà più dura, «la botta rock, più heavy oriented, ma non sono diventato heavy metal e non tirerò fuori la lingua», poi ci sarà un set acustico con l’unplugged “Nessun pericolo”, “La noia”, per finire con i classici. «Ci sono anche dei recuperi incredibili come “Credi davvero”. E le canzoni che non ci sono, ci sono tra le righe», spiega Vasco mettendo le mani avanti sulle inevitabili assenze tra le perle della sua produzioni.

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