Rinviato il repulisti sul monte Cero e scoppia la polemica
Proroga alla società per terminare il nuovo traliccio E una neonata associazione attacca Parco Colli e Comune
di Nicola Cesaro
BAONE. Slitta di qualche settimana il repulisti del monte Cero. E scoppia la polemica. Qualche giorno fa la giunta di Baone ha accolto la richiesta della Monte Cero srl di prorogare di 93 giorni il termine dei lavori per il nuovo traliccio. La società di Ponso è deputata, infatti, a realizzare e gestire il nuovo pennone del monte, che accoglierà tutte le antenne attualmente collocate sulla sommità in tralicci abusivi. «Alla base della richiesta c’è tutta una serie di motivazioni di vario genere», spiega il sindaco Luciano Zampieri, «da quelle di carattere burocratico, legate al ritardo di alcune concessioni ministeriali, passando per intoppi di tipo tecnico, come possono essere ad esempio i giorni di lavoro fermati dal maltempo accumulati in questi mesi».
Per questo motivo la giunta ha concesso la proroga dei lavori fino al 3 aprile (la richiesta era stata ufficialmente presentata il 28 novembre). La data in cui la sommità del Cero verrà liberata dai tralicci abusivi si sposta dunque in là.
Particolarmente critica, su questo fronte, è ed esempio la neonata associazione CiWikaMente Cittadinanza @ttiva, realtà che raccoglie anche ex amministratori municipali e che se la prende in particolare con la “spettacolorizzazione” messa in atto da Parco Colli e Comune lo scorso 4 febbraio: in quella giornata vennero abbattute in pompa magna due casematte abusive sul Cero: «Quell’atto doveva segnare l’inizio dell’abbattimento delle emittenti radiotelevisive e il conseguente posizionamento degli impianti nel nuovo traliccio: in realtà quelle casematte erano da moltissimo tempo delle strutture vuote. Si è trattato di un messaggio fuorviante, soprattutto se si pensa che contemporaneamente il sindaco ha fatto slittare di 93 giorni lavorativi l’operazione di smantellamento delle strutture radiotelevisive e lo ha fatto senza l’applicazione delle previste sanzioni. Altro che “Via le antenne... ruspe al lavoro!”. Ora aspettiamo che alla fine di questi quattro mesi si arrivi al vero abbattimento delle postazioni abusive attive e al trasferimento nella nuova struttura oltre che all’avvio di un sistema di monitoraggio per il controllo dell'inquinamento, garantito dall’Arpav. Non ci accontentiamo dei teatrini».
Zampieri risponde così alla polemica: «Mi pare un dibattito sterile. Sul Cero si sta lavorando seriamente e quei primi abbattimenti sono stati un forte segnale. Al di là della proroga, in questo mese saranno abbattuti numerosi tralicci e dunque non ci sarà più motivo di polemizzare. Ricordo, ed è importante farlo, che ritardare questa operazione non giova né a noi, né alla società Monte Cero: senza l’attivazione del traliccio unico la società non può riscuotere gli affitti delle emittenti televisive. Tre mesi di proroga equivalgono già a importanti perdite per la Monte Cero». E a proposito di traliccio unico, il nuovo pennone del Cero, già issato da tempo, è stato dotato per motivi di sicurezza di luci intermittenti notturne.
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