Ladri al cimitero, violate due lapidi
A Este e Ospedaletto sono stati rubati gli angioletti e gli addobbi natalizi posti dai familiari: «Un ulteriore dolore»
di Nicola Cesaro
ESTE. Le storie di Jacopo e Sonia sono legate da un sottile filo di dolore: lui è morto esattamente un anno fa a 16 anni vinto da un improvviso malore, lei è mancata qualche mese prima a 44 anni, dopo una battaglia contro la malattia vissuta sin dall’adolescenza. Lo scorso weekend il dolore delle due famiglie si è riacceso a causa della meschina opera di vandali: le tombe di Jacopo e Sonia sono state oltraggiate tra sabato pomeriggio e domenica mattina, recando ai familiari dei due defunti un profondo senso di ingiustizia e di inevitabile tormento. Non c’è probabilmente alcun legame tra i due episodi, ma è emblematico che i due casi siano avvenuti lo stesso giorno. «Sin dal primo giorno abbiamo fatto visita quotidiana alla tomba di Jacopo nel cimitero di Este» racconta la madre del sedicenne, stroncato da un attacco cardiaco il 9 gennaio 2014 (dunque oggi, a ulteriore beffa, ricorre il triste anniversario) «cercando di mantenere vivo questo spazio di preghiera e di ricordo. Per Natale, in particolare, la lapide di Jacopo era addobbata con due grandi vasi di fiori, all’interno dei quali abbiamo sistemato degli angioletti e degli oggetti lasciati dagli amici». La famiglia ha allestito anche un alberello di Natale, al quale – con del filo di ferro – sono stati appesi dei cuoricini. «Domenica pomeriggio, arrivata alla tomba di mio figlio, ho fatto l’amara scoperta» continua la donna «Qualcuno aveva rubato tutti gli angioletti, anche quelli sistemati e nascosti dentro i vasi. I cuoricini, fissati saldamente, sono stati strappati e portati via. Io mi chiedo come si possa guardare la foto di Jacopo, sorridente, e poi compiere un atto così scellerato». Il disordine e il vuoto lasciato dai vandali hanno rappresentato una pugnalata per la famiglia del giovane. Che non è la sola a dover soffrire per l’insana azione dei vandali: «Domenica è toccato alla tomba di mia sorella Sonia, a Ospedaletto Euganeo» denuncia Katia Spedicato, sorella della donna morta a 44 anni nel giugno 2013 dopo una malattia che, sin dall’adolescenza, l’aveva resa cieca e costretta alla carrozzina.
«A Natale qualcuno ha rubato dalla lapide due angioletti, uno dei quali ricamato all’uncinetto da un’amica» racconta Katia «Li abbiamo sostituiti con altri due e anche in questo caso l’amica di Sonia si è offerta per realizzarne uno all’uncinetto. Dopo qualche giorno è avvenuto il secondo furto».
La famiglia Spedicato ha quindi appeso un cartello con una frase di condanna, rivolta all’autore dei furti: «Abbiamo sistemato un altro angioletto, ma domenica ci siamo dovuti arrendere: qualcuno aveva ripulito di nuovo la lapide di mia sorella. Mia madre sta vivendo malissimo questa situazione: sa che Sonia non può avere avuto nemici in vita, e non si capacita del fatto che ci sia chi sa compiere del male senza motivo. Come si fa a disonorare la tomba di un angelo?».
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