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Divampa incendio in casa Si lancia dalla finestra

Ieri alle 9 le fiamme hanno devastato un appartamento di via Pindemonte Per sfuggire al rogo, un inquilino si è buttato in strada dal primo piano

di Alice Ferretti
1 minuto di lettura

Una nube nera, fiamme alte due metri che uscivano dalle finestre, ma soprattutto tanta paura ieri mattina tra i residenti di una palazzina di via Pindemonte 5 alla Guizza. Un incendio di origine accidentale è divampato attorno alle 9 all’interno di un appartamento del primo piano, dove uno degli abitanti stava dormendo. Il giovane, un trentenne di origine moldava, si è svegliato tra il fumo acre e per sfuggire alle fiamme si è lanciato dalla finestra atterrando in strada: è stato trasportato al pronto soccorso per una lieve intossicazione. Le fiamme sono scaturite dal soggiorno per poi propagarsi all’intera abitazione. Non agibile neppure l’appartamento al piano di sopra dove vivono alcuni studenti che, al momento dell’incendio, erano fuori casa.

A dare l’allarme un fornitore del vicino supermercato: notando del fumo nero uscire dalle finestre del primo piano, ha suonato i campanelli dei nove appartamenti del civico 5, permettendo a tutti i residenti di uscire dallo stabile. «Stavamo facendo colazione, non ci eravamo accorti di nulla. Appena abbiamo capito cosa stava succedendo siamo scappati e abbiamo incontrato sul pianerottolo il ragazzo moldavo. Era molto spaventato, aveva una maschera nera di fuliggine in volto, non voleva abbandonare l’appartamento, tant’è che poi è stato costretto a uscire dalla finestra», racconta Graziella Mingardo, inquilina del secondo piano. Sul posto a domare le fiamme sono immediatamente giunti i vigili del fuoco oltre a una pattuglia della Squadra volante della questura. «Abbiamo dovuto sfondare parte del lucernaio della palazzina per permettere al fumo di fuoriuscire», ha spiegato l’ingegner Vincenzo Puccia, funzionario dei vigili del fuoco. «In base agli elementi che abbiamo l’incendio è da considerarsi accidentale. Può essere dipeso da un sovraccarico elettrico, così come da una sigaretta o una candela lasciata accesa». Gli appartamenti sono stati dichiarati tutti agibili, tranne quello dove si è innescato l’incendio e quello immediatamente sopra. Nell’abitazione del primo piano, oltre al trentenne, vivevano la mamma e la sorella, che non erano in casa, e un’altra parente. Quest’ultima ha notato il fumo da una casa vicina. «Avevo tutti i miei risparmi in casa e i documenti. Ho perso tutto», continuava a ripetere con le lacrime agli occhi Vera Caminschi che ieri notte è stata costretta a dormire in auto insieme alla sua famiglia.

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