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Tombolo comune “de-autoveloxizzato”

L’iniziativa dell’amministrazione che fa collocare un cartello all'ingresso del paese dell'Alta Padovana: “Il nostro Comune non fa cassa con gli autovelox fissi”

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TOMBOLO. Dopo i comuni “denuclearizzati”degli anni Ottanta, ora arriva il comune “de-autoveloxizzato”, cioè autovelox-free. Si tratta di Tombolo, nel’Alta Padovana. “Forse uno dei pochi comuni italiani - afferma l’amministrazione - a far quadrare il bilancio comunale senza ricorrere alla vessazione di autisti e conducenti veneti che percorrono le arterie stradali che attraversano il proprio territorio”.

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Lo ha fatto scrivere sui giornali luminosi il Sindaco di Tombolo Franco Zorzo per ben marcare la differenza tra la sua Amministrazione Comunale e quella di altre realtà territoriali, dove senza multe derivanti dagli autovelox fissi più di qualche comune sarebbe destinato al disavanzo od alla peggiore bancarotta.

“Tombolo è forse uno dei pochi Comuni - interviene il Sindaco Franco Zorzo - che negli ultimi 10 anni di mio mandato non ha fatto un debito ed ha ridotto quelli ereditati di oltre due milioni di euro, senza ricevere da due anni trasferimenti da parte dello Stato, mentre altri comuni delle stesse dimensioni, od anche più grandi, continuano a riceverli, ma soprattuto, che fa sempre quadrare i conti senza tartassare i conducenti di veicoli veneti che attraversano il territorio tombolano”.

“Andiamo orgogliosi della nostra politica - continua Zorzo - perché è una politica che parla il linguaggio della verità fornendo numeri e previsioni di bilancio esatte, affrontando con sincerità e trasparenza le scelte più difficili anche quelle fiscali derivanti da uno Stato indecente. Ho sempre detto, ed è facilmente dimostrabile, come il Comune di Tombolo se avesse le entrate di altri Comuni muniti di autovelox fissi, non solo non farebbe pagare nessuna tassa ai propri cittadini, ma ribadisco come darebbe anche finanziamenti a fondo perduto ai cittadini ed alle imprese”.

"E’ ormai risaputo che ogni colonnina di autovelox fissa comporta un’entrata minima per i Comuni, che la installano su strade statali su autorizzazione del Prefetto, di circa un milione di euro l’anno. Con tre autovelox, un Comune incassa praticamente più di tutto il bilancio comunale annuale di Tombolo, necessario per far funzionare tutto l’ente e per fornire tutti i servizi comunali esistenti, nessuno escluso. Per tale motivo abbiamo deciso di far apparire nei giornali luminosi comunali, che a breve raddoppieranno di numero nel territorio comunale, come Tombolo sia un Comune che non fa cassa dagli autovelox fissi e come quindi non scarichi su tutti i veneti che percorrono le proprie strade la mancanze di trasferimento dei soldi da parte dello Stato. Stiamo anche pensando di installare una cartello all’ingresso del Comune identificativo, su tutta la segnaletica stradale, evidenziando come Tombolo ed Onara siano paesi “de-autoveloxizzati”.

"Ovviamente il tema della sicurezza stradale ci sta a cuore - conclude Zorzo - e quindi i controlli della polizia locale, anche sul superamento della velocità, continueranno ad esserci, ma ben evidenti e mobili, con le pattuglie stradali ben visibili, senza fare alcun agguato, come la legge prevede. Solo che in questo modo il Comune di Tombolo incassa poco più di 50.000 euro … mentre con un autovelox fisso gli altri Comuni incassano almeno un milione di euro. La prevenzione è ciò che effettivamente ci interessa e non il fare cassa sulle spalle dei lavoratori. Oramai circolare in auto senza prendere una multa per eccesso di velocità è quasi un miracolo nell’alta padovana, lungo le strade statali poi è quasi impossibile grazie ad uno Stato centrale ed un Governo che consentono che ciò accada. Vorrei vedere se i soldi andassero allo Stato ed al Governo centrale quanti autovelox fissi ci sarebbero sulle strade che attraversano i Comuni… e quale l’aliquota IMU quei comuni deliberebbero senza le mega entrate derivanti dalle sanzioni automobilistiche. "

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