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Notte della ricerca: scienza protagonista a Padova

Fra il Bo e la Specola esperimenti, giochi per i più piccoli e anche spazio al palato con spritz e nutella

di Irene Fanizza
1 minuto di lettura

PADOVA. Provare per credere, è stato questo il motto della NordEstNight, la notte dei ricercatori. L’università di Padova assieme ad altre sette realtà accademiche, hanno dato vita alla quarta edizione dell’evento, che negli anni passati (VenetoNight) ha avuto un grande successo e un grande seguito, tanto da allargarne i confini con l’aggiunta delle città di Udine e Trieste.

Anche quest’anno in molti non si sono fatti sfuggire la possibilità di sperimentare, esplorare e giocare con la scienza, soprattutto i bambini che, coinvolti in laboratori ed esperimenti, hanno potuto provare in prima persona le grandi possibilità della ricerca scientifica.

Tra gli stand più affollati quelli con i giochi di simulazione, gli esperimenti chimici, ma ancora, grande suggestione per il pianoforte suonato «a distanza» e l’energia elettrica creata dal moto ondoso.

Lo scopo dell’evento non è stato solo quello di divertire, ma anche quello di mostrare quali sono i traguardi raggiunti fino ad ora nel campo ingegneristico, naturalistico e biologico; traguardi che hanno portato l’Università di Padova al primo posto in Italia per la qualità della ricerca scientifica.

A fianco alle tecniche più moderne, durante la notte si sono svolte anche dimostrazioni e ricostruzioni di alcuni degli esperimenti che hanno fatto la storia della scienza, dall’energia ricavata dai vasi comunicanti a quella ricavata da arance e limoni in grado di alimentare una piccola calcolatrice.

Il cortile nuovo del Bo è stato baricentro dell’evento, assieme alla Specola per gli eventi dedicati al cosmo, ma sono state le conferenze a garantire alla NordEstNight un grande successo, come l’incontro dedicato all’intelligenza artificiale che ha catturato il pubblico grazie alle prodezze del piccolo robot, in grado di eseguire direttive e rispondere a piccole domande.

La notte dei ricercatori continua ad essere un momento di ritrovo molto apprezzato, uno strumento di sensibilizzazione a favore di un settore sempre più dilaniato dai tagli finanziari.

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