di Nicola Cesaro
ESTE
Nuovo corso per il Sacro Cuore di Este, ovvero il suggestivo palazzo Contarini di viale Fiume che per anni ha ospitato la biblioteca comunale e prima ancora la gloriosa scuola magistrale gestita dalle suore.
Entro marzo dell’anno prossimo dovranno infatti essere conclusi i lavori di restauro alla facciata a al sottoportico dell’edificio. Questo in virtù di un finanziamento regionale di 102.341 euro, che ha permesso al Comune di Este di licenziare nella riunione di giunta di inizio settimana il progetto esecutivo di restauro dell’edificio.
Come detto, il Sacro Cuore (noto, appunto, anche come palazzo Contarini) ha ospitato per anni la biblioteca, ora tasferita nella più consona villa Dolfin Boldù di via Antonio Zanchi.
Il palazzo per decenni ha accolto anche la sede dell’istituto Sacro Cuore (da qui il nome con cui viene comunemente chiamato) gestito dalle suore dell’omonimo ordine, che hanno educato e istruito generazioni di atestini. Anzi, soprattutto di atestine. Praticamente tutte le maestre che hanno insegnato alle elementari nella zona.
Ora lo stabile ospita la sede di numerose associazioni cittadine, mentre il piano nobile, quello dell’ex biblioteca è vuoto e tristemente chiuso. Il finanziamento della Regione Veneto coprirà solo in parte il restauro dell’immobile, che richiede un capitolo di spesa di 155.471 euro.
L’intervento prevede il recupero di tutte le porzioni di intonaco “bugnato” (un tipo di rivestimento murario che risale all’architettura civile rinascimentale), l’eliminazione delle patine biologiche (ossia quei sottili strati di microrganismi che aderiscono alla muratura) e la stuccatura di lesioni e lacune, la pulitura degli intonaci del sottoportico e della zoccolatura, il restauro delle superfici lapidee, la sabbiatura e la pulitura dei solai in legno del sottoportico, il restauro integrale degli scuri in legno.
Verranno inoltre messe a dimora nuove alberature e sarà sistemata l’illuminazione dei sottoportici. «Con questi lavori vogliamo far capire come per noi viale Fiume sia parte integrante del centro storico – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Stefano Agujari Stoppa – .Non possiamo chiedere ai privati di mantenere al meglio le facciate dei palazzi che si trovano nel cemtro, per ovvi motivi di decoro, se poi i nostri stabili sono i primi a cadere a pezzi». I lavori cominceranno a breve, proprio perché il finanziamento regionale prevede che l’intervento si concluda entro sei mesi.
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