Un centro emergenze lievi nella casa Maran
Verso un accordo con il vicino pronto soccorso di Padova per le cure ai pazienti più gravi
Luisa Morbiato
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VILLAFRANCA. Ampliamento dei servizi sanitari nel secondo centro prelievi ospitato nella casa «Don Luigi Maran» delle suore elisabettine a Taggì di Sotto, 5 posti letto per pazienti in stato vegetativo e alcuni per le emergenze lievi. Inoltre la possibilità di un accordo tra l'Usl 15 di Cittadella, da cui dipende Villafranca, e la 16 di Padova nella gestione delle emergenze affinché i cittadini del paese in caso di trasporto al Pronto Soccorso possano essere avviati a Padova e non agli ospedali di cittadella e Camposampiero. Sono queste le richieste avanzate dal sindaco Luciano Salvò al direttore generale dell'Usl 15 Francesco Benazzi, durante un'assemblea pubblica sulla sanità a cui hanno preso parte oltre 200 cittadini. Istanze che hanno trovato la massima disponibilità da parte di Benazzi e il suo impegno a trovare l'accordo con il direttore patavino Adriano Cestrone proponendo di mettere a disposizione di Padova posti letto per pazienti cronici o lungodegenti. Una prospettiva che ha soddisfatto i residenti a Villafranca ed il sindaco che, di fatto, gravitano su Padova data la vicinanza col capoluogo e subiscono disagi per gli spostamenti obbligatori verso Cittadella o Camposampiero mal collegati dal trasporto pubblico al paese. La sede ideale per i nuovi servizi è risultata la casa delle suore elisabettiane dove, poco più di un anno fa, si sono insediati il secondo punto prelievi di Villafranca e ambulatori fisioterapici molto utilizzati. Da due anni, invece, la casa di riposo delle suore ospita anche 40 posti letto per anziani, purtroppo già insufficienti, a questi si andrebbero ad aggiungere i 5 riservati ai pazienti in stato vegetativo e quelli destinati alle emergenze che dovrebbero gestire i medici di base. Una soluzione che va verso quanto prevede il nuovo piano socio-sanitario regionale illustrato dal vicepresidente della Regione Marino Zorzato.
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