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Un astronomo padovano alla guida dell'Asi

Il professor Piero Benvenuti, ordinario di Astrofisica all'Università di Padova, nominato dal premier Giuseppe Conte commissario dell'Agenzia spaziale italiana: traghetterà l'ente verso la nuova presidenza dopo l'improvvisa revoca dell'incarico a Roberto Battiston e le polemiche che l'hanno accompagnata

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Il professor Piero Benvenuti 
PADOVA. Il premier Giuseppe Conte ha nominato il professor Piero Benvenuti, 72 anni, ordinario di astrofisica all’università di Padova in quiescenza, commissario dell'Asi, l'Agenzia spaziale italiana. L’Asi era senza guida dal 6 novembre, giorno dell’improvvisa revoca dell’incarico per il presidente Roberto Battiston, che annunciò la rimozione con un polemico tweet: «Oggi il ministro Bussetti - denunciava lo scienziato -con mia sorpresa mi ha comunicato la revoca immediata dell’incarico di presidente Asi. È il primo spoil system di ente di ricerca. Grazie alle migliaia di persone con cui ho condiviso quattro anni fantastici di spazio Italiano».
 
Battiston era presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana dal 2014, e l’8 maggio di quest’anno, giunto ormai a scadenza di mandato, era stato riconfermato dall’allora ministra Fedeli, poche settimane prima dell’insediamento del nuovo governo. Ed è soprattutto la tempistica, ha tenuto a sottolineare Bussetti, ad averlo convinto a cambiare: la conferma di Battiston era stata fatta, aveva chiarito il Miur, da «un governo che aveva perso la fiducia degli italiani alle elezioni del 4 marzo e agiva in ordinaria amministrazione», e per giunta «non è mai stata sottoposta al parere preventivo e obbligatorio del Comitato Interministeriale per le politiche relative all’aerospazio».
 
In ogni caso la decisione aveva sollevato un vespaio di polemiche, a partire dal viceministro Fioramonti (Lega), che aveva attaccato: «Non sarebbe male se decisioni che attengono allo sviluppo ed alla leadership del sistema di ricerca in Italia si condividessero anche con il vice ministro, visto che si è occupato di ricerca scientifica per anni. Vista la difficoltà in cui versa l’intero sistema della ricerca in Italia, c’è il rischio che le scelte non condivise vengano interpretate in maniera sbagliata».
 
Dal mondo della ricerca tanti in questi giorni si sono detti dispiaciuti della rimozione di uno scienziato che ha ottenuto indubbi successi alla guida dell’Asi, rilanciandola e dandole un ruolo di protagonista nell’ambito dell’agenzia spaziale europea. Significativo il commento del più importante astronauta italiano, Paolo Nespoli: «Mi sembra che tutti dobbiamo ringraziare il professor Battiston per quello che ha fatto per la fisica, per lo spazio e - mi viene da dire - per il nostro Paese se non il mondo intero. Personalmente gli faccio i miei migliori auguri per un futuro sempre spaziale. Ha sicuramente ancora tanto da dire e fare». 
 
Oltre al professor Piero Benvenuti, che insegna a Padova ed è di Conegliano (Tv), è stato nominato sub commissario l’avvocato Giovanni Cinque, esperto di diritto aerospaziale, che - sempre in base a quanto si apprende - coopererà con Benvenuti per traghettere l’Agenzia per il tempo strettamente necessario al completamento delle procedura selettiva pubblica, già attivata, per l’individuazione del nuovo presidente. 
 
Benvenuti, oltre a una luminosa carriera universitaria, vanta competenze specifiche nell'ambito aerospaziale: nel giugno 2003 è stato nominato commissario straordinario per la riforma dell'Istituto nazionale di Astrofisica (INAF), di cui, nell'ottobre 2004, è stato nominato presidente per un quadriennio. Nell'aprile del 2007 si è dimesso volontariamente dall'incarico ed è rientrato in servizio al Dipartimento di Astronomia dell'Università di Padova.
 
Nel giugno 2007 è stato nominato, per un quadriennio, consigliere di amministrazione proprio dell'Agenzia spaziale italiana. I suoi interessi scientifici includono lo studio del mezzo interstellare diffuso, delle regioni di formazione stellare e dei resti di supernove. Si interessa attivamente di applicazioni informatiche nel campo dell’astrofisica digitale, in particolare nel progetto di realizzazione dell’Osservatorio Astrofisico Virtuale (Avo). 
 
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