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Chiuso in Corea del Sud un allevamento di cani da carne: verrà convertito in un orto

Chiuso in Corea del Sud un allevamento di cani da carne: verrà convertito in un orto
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Duecento cani, molti dei quali cuccioli, tenuti rinchiusi in minuscole gabbie, nel più totale disinteresse dei loro allevatori. Questo perchè il loro unico compito era quello di mangiare per poi essere macellati e venduti come carne per uso umano. Ma ora il loro destino è cambiato.

 

L'Human Society International ha fatto chiudere definitivamente un allevamento di cani da carne di Asan-si, città del Chungcheong. E' il diciottesimo della Corea del Sud ad aderire al programma di conversione Models for change. Trattattasi di un'iniziativa dell'Hsi Korea volta a porre fine all’industria della carne di cane, e sinora ha salvato qualcosa come 2.700 cani che hanno trovato altrettante famiglie adottive negli Stati Uniti, in Canada, nel Regno Unito, nei Paesi Bassi e, in piccola parte, in Corea del Sud.

La chiusura arriva in un momento di crescente sostegno pubblico e politico per porre fine all’industria della carne di cane. L’anno scorso, la First Lady Kim Keon-hee si è espressa pubblicamente a favore di un divieto mentre gli ultimi sondaggi dimostrano che la maggior parte dei sudcoreani (85%) non mangia carne di cane e il 56% è favorevole alla proibizione. Nonostante questo, si stima che fino a un milione di cani siano allevati e confinati in condizioni spaventose in migliaia di allevamenti in tutta la Corea del Sud, per essere uccisi e destinati al consumo umano, anche illegalmente.

L'azienda di carne di cane Yang ora avrà degli incentivi per essere riconvertita in un orto, dove al posto dei cani da macello verranno coltivati cavoli e altri ortaggi. Il signor Yang ha allevato cani destinati al consumo umano per 27 anni Ora e concordava sul fatto che la soluzione migliore per la sua azienda fosse la conversione nonostante il suo allevamento, a differenza di molti altri nel Paese, fosse legalmente registrato e controllato.

"Molti dei cani di questo allevamento sono chiaramente traumatizzati dall’esperienza vissuta e avranno bisogno di amore e pazienza per iniziare a guarire - ha dichiarato Sangkyung Lee, responsabile della campagna End Dog Meat di Hsi Korea -. Allevatori come il signor Yang sono il simbolo del cambiamento, perché una nuova generazione di amanti degli animali come me non vuole che questa sofferenza continui. Spero che il Governo ci ascolti: il nostro programma Models for Change sta dimostrando che c'è un desiderio di cambiamento e una via per un futuro in cui i cani sono solo amici, non cibo”.