Un cane molecolare salvavite per la ricerca delle persone scomparse è morto dopo essere caduto in un pozzetto della rete elettrica. Un addio straziante, sul quale stanno indagando i carabinieri di San Benedetto del Tronto, per capire se ci siano o meno responsabilità da parte dui terzi. Il sospetto è che il povero Byron, splendido labrador, sia rimasto folgorato.
“Ho perso in un attimo un compagno di vita coraggioso e generoso”, ha scritto sui social il suo proprietario, Massimiliano Galletti. Il cane, al guinzaglio, stava camminando tranquillamente su un marciapiede del centro quando si sarebbe accasciato all’improvviso, morendo sul colpo. Era appena transitato sopra un pozzetti della rete elettrica di illuminazione pubblica.

Tutto è accaduto dopo le 21.30. La zona di transito era recintata per la presenza di un paio di cantieri. Il proprietario ha subito dato l’allarme e sul posto è arrivata una squadra di vigili del fuoco. Il luogo dell’incidente è stato reso subito off-limits. Quindi è arrivato il veterinario pubblico di turno, insieme ai carabinieri della compagnia di San Benedetto del Tronto.

Dieci anni di servizio e tante vite salvate. Sì, perché Byron aveva doti e qualità non comuni, capaci di metterlo sulla pista giusta quando si trattava di intercettare e seguire le tracce di persone scomparse ovunque, anche sotto valanghe e nel post terremoto. Aveva coadiuvato diverse missioni di salvataggio al fianco di carabinieri e Soccorso Alpino. Tra le sue esperienze più toccanti spiccano le ricerche sotto le macerie, sia in Umbria sia nelle Marche.
"Byron non era solo un cane - scrive Galletti in un messaggio al Resto del Carlino - , è stato un essere speciale, di cuore immenso, di affetto sconfinato, che ha svolto un ruolo importante per la nostra società. Così vorrei fosse ricordato”.

